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Rifiuti-SRR. “Che Dio ci aiuti” ha chiosato Glorioso anzi vi aiuti perché noi pur non avendo un grande cervello fuggiremo altrove e voi resterete a scannarvi

Antonio Bavilacqua – Armando Glorioso
Enna – Cozzo Vuturo. L’assemblea della SRR si è riunita per discutere il rinnovo del consiglio di amministrazione. Dopo qualche mormorio il presidente Glorioso ha annunciato le sue dimissioni, affermando che in Italia è prassi punire invece di promuovere: “ dopo 2 anni di intenso lavoro non retribuito né indennizzato questa richiesta da parte dei nostri colleghi di farci da parte io e il mio collega Antonio Bevilacqua mi sembra quasi un regalo” ha affermato l’ormai ex presidente, che ha ereditato un “pesante fardello” restituendo un bene, in parte da aggiustare; Cozzo Vuturo deve ancora partire e 53 persone attendono collocazione, ma il più è stato fatto. “Se i nostri colleghi pensano di averci fatto un torto si sbagliano, ci hanno fatto un regalo! Noi abbiamo la coscienza a posto, abbiamo fatto tutto quello che era possibile e credo che abbiamo fatto tanto bene”. “Che Dio ci aiuti” ha chiosato Glorioso anzi vi aiuti perché noi “pur non avendo un grande cervello” fuggiremo altrove e voi resterete a scannarvi per occupare il seggio vacante. Il consigliere Antonio Bevilacqua, sindaco di Pietraperzia ha dichiarato: “Il nostro lavoro come CDA della SRR in questi anni è servito a superare le criticità maggiori del superamento del sistema marcio dell’ATO. Bisogna ritornare con la memoria a quando bisognava avviare le assunzioni e far partire i cantieri nei singoli comuni, si litigava su tutto e non si risolveva mai nulla. In questi mesi si sono risolti problemi nella gestione dei rifiuti che sembravano insuperabili e di questo occorre dare merito al Presidente del CDA che si è fatto carico del carico maggiore di lavoro. Personalmente prima di questa esperienza non conoscevo Armando e all’inizio io stesso ero scettico sulla possibilità che potesse ricoprire al meglio il ruolo di Presidente del CDA della SRR. Alla fine del nostro lavoro devo, invece, dare atto ad Armando Glorioso di avere svolto questo ruolo come in pochi avrebbero saputo fare”.
Dove andrà l’ex presidente? Si domanda l’ex provincia di Enna. Al Nord verso quella Padania, che lui prima dell’epifania salviniana in salsa penta stellata si manifestasse ai più, aveva già appieno compreso o ancora più a Nord, nel Reich merkeliano che della munnizza terrona ha fatto tesoro?
In questo Paese di incompetenti l’irriconoscenza avanza. Sciascia, già citato dal Glorioso in un momento di analisi socio-antropologica on the road l’aveva predetto e poi: “Guai a chi lavora aspettando le lodi del mondo: il mondo è un cattivo pagatore e paga sempre con l’ingratitudine” (San Giovanni Bosco).
Ricordiamo al già presidente Glorioso che Nissoria è ancora in attesa delle grandi opere: Croce, parco tematico in quel dei Picinosi e albergo diffuso per ricchi russi o vecchi veneti.
Non scappi dott. Glorioso che tutto il mondo è paese.

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