lunedì , Dicembre 30 2024

Le cause del sanguinamento gengivale e i rimedi

A quanti sarà capitato di lavarsi i denti e di trovare tracce di sangue nel lavandino? Il sanguinamento gengivale è un problema comune che ha cause ben precise che non devono essere sottovalutate e che rientrano anche nella corretta igiene orale quotidiana. Le gengive sono lo strato di tessuto epiteliale e connettivale di cui il colletto dei denti è rivestito e quando sanguina è perché vi è una infiammazione in atto. Questo può avvenire sia sull’arcata dentaria superiore sia su quella inferiore. Analizziamone le cause e cerchiamo le soluzioni.

All’origine del sanguinamento gengivale ci può essere un’infiammazione provocata dalla presenza della placca dentaria. La placca, infatti, è tra le cause più comuni di problemi gengivali: gengivite e parodontite, infatti, le infiammazioni più fastidiose e pericolose della cavità orale, sono provocate dalla presenza della placca. Nel caso di sanguinamento gengivale, vi sono rimedi a cui si può ricorrere immediatamente come un collutorio per gengive infiammate, ma è bene sapere come prevenire il problema.

Alla base di tutto ci sono la corretta igiene orale, dalla quale non si può proprio prescindere, e periodici controlli dal dentista anche per procedere alla pulizia dentale che, di norma, dovrebbe avvenire ogni sei mesi. Le norme per una sana igiene orla che prevedono un frequente lavaggio dei denti, l’uso del filo interdentale e del collutorio, e il corretto utilizzo dello spazzolino riescono efficacemente a prevenire gli arrossamenti gengivali e i conseguenti sanguinamenti.

I sanguinamenti gengivali posso essere sporadici, anche se in ogni caso non sono da considerarsi normali perché fisiologicamente le gengive non sanguinano, ma qualora dovessero risultare frequenti sarà necessaria un’immediata vista dal dentista. Senza creare allarmismi, è bene sapere che le infiammazioni delle gengive possono portare a problemi molto seri. Nel caso della parodontite infatti, l’infiammazione colpisce i tessuti di tenuta delle gengive e dei denti, quelli dell’osso alveolare, del cemento radicolare e del legamento parodontale, ed ha come conseguenza la perdita del dente. Quel che è peggio è che ciò può avvenire anche nel caso di denti sani. È per questo che il sanguinamento gengivale deve essere indagato immediatamente quando diventa particolarmente persistente o copioso.

È bene rivolgersi al dentista anche perché può accadere che il sanguinamento sia associato anche ad episodi dolorosi, ipersensibilità verso i cibi acidi o verso il caldo e il freddo, gonfiore, arrossamento e mobilità dentaria.

Per prevenire il sanguinamento gengivale è bene capire a fondo cosa si intende per corretta igiene orale. Infatti, lavarsi i denti non basta, bisogna anche sapere come farlo, quante volte al giorno farlo e quali prodotti utilizzare.

Il sanguinamento gengivale, infatti oltre che dall’accumulo della placca che con i suoi batteri irrita lo spazio tra denti e gengive, trasformandosi, nei casi di una igiene orale poco corretta in tartaro, può essere provocato anche da uno spazzolamento errato dei denti. Cercate sempre di preferire spazzolini che non abbiano setole eccessivamente dure e procedete ai movimenti, sempre verticali, con delicatezza, evitando di essere troppo aggressivi. Siate delicati anche quando utilizzerete il filo interdentale che, lo ricordiamo, deve essere usato almeno una volta al giorno. Ricorrete sempre anche ad un buon collutorio e scegliete prodotti non troppo aggressivi perché possono peggiorare il problema, cercate quindi sempre di acquistare dentifrici contenenti fluoro e che abbiano una consistenza tale da non graffiare lo smalto dei denti e irritare le gengive.

Oltre ai suggerimenti elencati che, tuttavia, attengono semplicemente ad una corretta igiene orale quotidiana che tutti dovrebbero seguire, vi sono anche altri modi per sfiammare le gengive, ridurre il gonfiore e prevenire il sanguinamento. Potete infatti ricorrere al succo di limone o al bicarbonato. Quando notate le gengive arrossate e le avvertite doloranti, potete aiutarvi con il succo di limone, molto utile anche nel caso di afte e vesciche della bocca. Questo frutto è un rimedio naturale che potete avere sempre a portata di mano e che ha un elevato potere sfiammante e antidolorifico. Riesce infatti efficacemente a combattere una lieve infiammazione. Lo potrete utilizzare per fare sciacqui una o due volte a settimana, con l’unica accortezza di diluire il succo in acqua naturale perché macchia lo smalto dei denti. Al limone, potete aggiungere anche 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio che svolge le stesse funzioni del limone.

Ricordatevi che la placca, la principale responsabile del sanguinamento, si forma a partire da 4 ore dopo lo spazzolamento, anche se la bocca non viene in contatto con il cibo ed è pertanto sempre in agguato.

Se siete meticolosi, attenti e molto precisi nella cura della vostra igiene orale ma quando vi lavate i denti trovate comunque tracce di sangue, vi consigliamo di indagare a fondo perché dietro questo sintomo potrebbero esserci problemi non strettamente legati ad una infiammazione del cavo orale. Provocano sanguinamento gengivale, infatti, diabete, leucemie e tutte quelle malattie che inibiscono la coagulazione del sangue, infezioni virali o ulcera.

C’è da dire, inoltre, che il sanguinamento delle gengive può anche essere correlato ad abitudini sbagliate che aiutano la proliferazione batterica nella bocca. Talvolta, ad esempio, una specifica terapia farmacologica anticoagulante può provocare problemi alle gengive, così come alcune abitudini sbagliate come fumare o masticare foglie di tabacco, oppure consumare in quantità eccessiva zuccheri e grassi.

 

Check Also

Microscopia retinica in super-risoluzione “Scan-Less”

Uno studio condotto dall’Istituto di nanotecnologia del Cnr e dal Center for Life Nano- & …