“Oh quanto è bello il reddito di cittadinanza! Oh quanto è bello lo Stato fregar! E prendo i soldi senza far niente! E tutto il giorno a poltrire sto!” Così cantava la signora Annabella Marsala (che di bello non ha niente dovendo nascondere la sua faccia simil-gorilla con 20 strati di trucco che, ogni mattina, passa sul suo viso non con un delicato pennello ma con una cazzuola degna dei migliori muratori) mentre si recava alla Posta a prendere il famoso reddito di cittadinanza, quella misura che serve per assistere i più deboli economicamente parlando ma che, come sappiamo bene, in realtà serve a qualcos’altro. E ben lo sa la “signorona” che, camminando, iniziava a pensare a cosa fare con quei 700 e passa euro praticamente piovuti dal cielo. E tutto ciò grazie ad una reiterata serie di bugie (tanto i controlli chi li fa? Ed eventualmente chi controlla i controllori?). Perché se sei convivente e il tuo partner ha uno stipendio fisso e due case… abracadabra: non dichiari di essere convivente, il tuo boy è residente nell’altra casa (magari dai suoi genitori) e tu risulti residente nell’altra casa sua (che forse è magari anche quella dei suoi genitori) senza pagare affitto (ma dai, dichiariamoli… sono altri soldi, tanto paga lo Stato?). E i controlli? Sì, e ora che vado a controllare se dormono assieme nello stesso tetto? Se fa dal mangiare al convivente? Non è importante che a furor di popolo si sappia che la Annabella viva con uno da qualche anno. Gli escamotage ci sono e lo Stato come al solito è fregato. E a chi importa se quel denaro che la signora avidamente ora ha nelle mani (e che fregherà rifiutando le tre proposte della 1, la 2 o la 3 di Mike Bongiorno memoria) in realtà doveva spettare ad un signore che poverino ha la casa di proprietà ma nulla più? Lo Stato ha, comunque, a cuore tutti i suo figli (sia i furbi che i cretini, quando con furbi e cretini intendiamo i ladri e gli onesti).
Ah giusto, non scordiamo i figli, i pargoli che la signora ha con annesso mantenimento del padre (anche se non si è mai capito se quello è il vero padre ma, bontà sua, siamo tutti buoni… diamo lo stesso il mantenimento). Ed evidentemente tutto il lavoro (rigorosamente in nero perché, come si sa, il nero sfila) a badare gli anziani non sarà mai notato (vabbè, ci sarebbe anche quell’altro lavoro molto antico… ma là non si emette fattura fiscale, e poi non converrà più appena mettono l’IVA al 25%). Come non sarebbe stato “notato” quel furto commesso in luogo pubblico, durante l’unico vero lavoro dichiarato della signora, se non avessero firmato le banconote di una segretaria che, misteriosamente, sono finite nella borsa della Annabella (rubata anche quella ma che, giurando sull’anima del proprio padre, in realtà è miracolosamente entrata nelle proprie mani come quelle banconote) facendo sfociare quindi il tutto in un licenziamento con annesso processo… e in tutto ciò i servizi sociali preposti alla salvaguardia dei piccoli guadagnano il loro bello stipendio lavorando assiduamente al loro solitario e non pensare che forse (ma proprio “forse”) non è questa una madre “buona” togliendole il mantenimento dei figli (ah già, anche i figli, ma cosa importa alla Annabella dei marmocchi? Solo altre bocche da sfamare a suon di reddito di cittadinanza).
Quindi, scusate, cari esponenti di giustizia a 5 stelle che, secondo me, non vi siete ancora capacitati come siete saliti al governo (forse un’idea ce l’ho, e qualcosa ha cominciato a suggerirla anche il Dibba nazionale dando del cog…ne a qualcuno). Il vostro reddito viene dato anche a queste persone? O forse no, perché ormai io (penso e spero) sto facendo una satira e quindi posso dire “sto mentendo”. Ma se mento sullo “sto mentendo” sto dicendo la verità . E se invece sto mentendo dicendo che sto mentendo sto dicendo la verità. No, forse con voi questo sofismo non va bene. Guardate, per sì e per no, una mano sulla coscienza me la passerei e qualche controllo in più lo farei. Ma intanto, chi come la signora Annabella, anche noi vi cantiamo “Ma che ce frega! Ma che ce importa! Quei grillini ci han dato i soldi! E noi gli dimo, e noi gli famo… ci hai dato i soldi e ti abbiam fregato”. Speriamo che da parte vostra ci sia (se tutta questa non è una satira e se sparando nel mucchio esiste veramente una “Annabella Marsala”) il “ma però”… Ma quello può essere messo solo da voi.
Alain Calò
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