Il leghista puro si riconosce dalla parlata “lorda”. La politica per i salviniani è una sorta di sfogatoio e del resto una certa destra ha sempre usato storpiare i nomi del nemico per deriderlo, umiliandolo, a cominciare da Pietro Calamandrei, ingiuriato Caccamandrei e Salvatorelli, Servitorelli. Sono buffonate e alcuni consiglieri regionali della Lega, così per ridere, hanno sbagliato una divisione in sillabe per dire no all’assistenza ai migranti. Dividete in sillabe: ignoranti, rubare, quarantanove milioni, euro e ridicoli; così per esercitarvi.
Le ultime prove invalsi hanno dimostrato che il 35% degli studenti delle scuole elementari, medie e superiori non capisce un testo di italiano. Non riesce a comprendere il senso di un biglietto del treno e le istruzioni dei bugiardini e la cosa strabiliante è che si registra un miglioramento dal 2018. Come sempre l’Italia è spaccata in due: l’istruzione al Sud resta un’emergenza e le distanze di censo, ancora contenute nella scuola elementare, crescono alle medie e diventano rilevanti alle superiori. Il sistema scolastico nell’Italia meridionale e nelle Isole non solo continua a essere meno efficace rispetto all’Italia centrale e soprattutto settentrionale, ma coltiva un’ingiustizia sociale. La scuola al Sud serve a preparare sudditi, inconsapevoli e gioiosamente ignoranti. Nessuna novità così è da decenni e i risultati elettorali ne sono lampante testimonianza. La linea della palma è arrivata a casa di Dante. Domandiamoci però cosa è peggio: dire “NO” all’integrazione ed all’assistenza dei ceti più disagiati o sbagliare la divisione in sillabe? Meschini, parola di derivazione araba, come si divide? Rispondano i leghisti e si facciano pure suggerire dai meloniani.
Gabriella Grasso
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