“Torni a casa c…o” ha urlato, nell’aula del Senato, De Falco. L’ha urlato al capitano di una nave che affonda fra una posta di rosario e una vasata alla Madunnuzza di Medjiugorie. Inciucio, inciucio! Ha replicato lo Schettino del Papeete, che ha innescato la crisi di Governo per evitarsi una manovra finanziaria assistenzialista – per accontentare gli accattoni del Sud – promettendo l’abbassamento delle tasse – per titillare gli imprenditori del Nord – senza innalzamento dell’IVA – per far contenti tutti e dopo aver accusato di ogni nefandezza i 5S, che gli hanno portato l’acqua con le orecchie per 14 mesi, ha pure aggiunto: “senza rancore”.
Meno male che il potere vero intanto trama e non si mostra perché quello che si sa non è mai decisivo. Le parole, gli insulti sono solo diversivi per nascondere al popolo il tramonto del mondo. Fuori dalla maratona Mentana continuano a bruciare la Siberia e l’Amazzonia, a ritirarsi i ghiacci dell’Antartide e a salire le temperature medie, ma a noi poco importa. A noi interessano solo i deliri del Ministrone.
Gabriella Grasso
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