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Assenzio, antica bevanda

L’assenzio è una pianta originaria dell’Asia che cresce spontaneamente nei terreni aridi delle regioni montuose. Le foglie sono argentante e dentellate mentre i fiori sono gialli e piccoli. Ha proprietà vermifughe, stimola l’appetito e regola il ciclo mestruale. La pianta ha una sua tossicità per l’azione sul sistema nervoso delle sostanze tuione e tujolo in essa contenute. L’assenzio è molto sgradevole al palato con un gusto nettamente amaro al sapor di anice. La pianta era utilizzata per ricavare un distillato molto in voga nella vita bohémienne parigina dell’800. Il liquore di Assenzio, dal colore verdastro, era utilizzato spesso da artisti, poeti e scrittori tra i più famosi Van Gogh, Osar Wilde, Proust, Manet, Degas. A questa bevanda sono state dedicate delle opere d’arte come ad esempio il quadro di Picasso “La bevitrice di assenzio” o ”Il bevitore di assenzio” di Manet o “L’assenzio” del pittore Degas. Anche Shakespeare fa dire ad Amleto: “Assenzio!Assenzio!. Il distillato veniva servito insieme ad un particolare cucchiaino (cucchiaino dell’assenzio) che aveva dei fori che permettevano il passaggio dell’acqua filtrata attraverso una zolletta di zucchero. Il consumatore aveva così la scelta di preparare la bevanda più o meno diluita e più o meno zuccherata secondo i propri gusti. La bevanda per le proprietà allucinogene venne vietata all’inizio del 900 per poi essere di nuovo legalizzata in Francia nel 2011 come tipica “bevanda francese”. A questo liquore ultimamente è stato dedicato anche un percorso turistico, con la visita di antiche distillerie, denominato “La via dell’assenzio”.

Dott. Rosario Colianni

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