Passano i ciclisti del Giro d’Italia dai paesi dell’ennese e i cittadini ringraziano per le strade asfaltate all’uopo con striscioni e cartelloni che invitano a ripassare l’anno prossimo, ma dall’altra parte così da completare l’incompiuta.
Il Giro è una festa e anche i non tifosi si emozionano seguendo gli atleti e notando le pecche di un manto rifatto solo sul percorso e lasciato divelto ai margini o anche dall’altra parte di una rotonda e l’ironia si scatena e lo sberleffo, per le amministrazioni chi l’hanno raccontato come cosa propria, pure. Belli i nostri paesi in televisione, con le case e le chiese arroccate sui monti aspri o le campagne con i pescheti e gli uliveti e i prati verdi senza cumuli di immondizia, prontamente rimossa. Fosse sempre così quanto incantevole sarebbe la nostra terra, che dal Monte passa all’Etna attraverso incantevoli spazi.
Gabriella Grasso
La foto si riferisce a Leonforte
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