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Enna Bassa: Palazzo del Mietitore e dehors con le quattro frecce

Enna Bassa: Palazzo del Mietitore e dehors con le quattro frecce

 di Massimo Greco


Lungi dal volere ritornare sulla patetica diatriba tra Comune di Enna e Università Kore, la vicenda del Palazzo del Mietitore merita di essere risolta, se non altro per evitare che siano gli agenti atmosferici ad avere la meglio sull’immobile sorto negli anni ‘40 nei pressi del quadrivio di S. Anna. L’immobile è stato infatti “scoperchiato” dalla proprietaria Università nel tentativo di farne una residenza universitaria. L’intervento è stato però stoppato dal Comune per difformità del progetto rispetto alla previsione del nuovo strumento urbanistico. Bene, non possiamo che prenderne atto. Adesso però ci si adoperi perché l’immobile sia ristrutturato, ovvero restaurato nel caso in cui lo stesso presenti interesse culturale a parere della competente Soprintendenza. Rimangono altresì aperte altre due questioni in ordine alla storica presenza di alcuni dehors adibiti ad uso commerciale. Una, prettamente urbanistica, si riferisce al titolo autorizzativo originario e l’altra, civilistica, concerne la proprietà del suolo in cui risultano installati tali dehors. I titolari degli esercizi commerciali hanno infatti pagato la concessione del suolo al Comune, ritenendone quest’ultimo il proprietario. Dal canto suo il Comune ha sempre incassato senza nulla obiettare, almeno fino a due anni fa, allorquando lo stesso Comune decide di affrontare “di petto“ la questione, ordinando la demolizione dei dehors perché sprovvisti sia di titolo di proprietà che di titolo autorizzatorio. Tali provvedimenti vengono ovviamente impugnati dai titolari dei dehors con due distinti ricorsi straordinari al Presidente della Regione. Fin qui tutto sembra filare liscio ma poiché siamo in Italia è giusto aspettarsi di tutto. Ebbene i due ricorsi vengono trattati separatamente e da due distinti relatori del Consiglio di Giustizia Amministriva in sede consultiva. Uno viene accolto e l’altro viene respinto. Pertanto per uno dei titolari dei dehors l’ordinanza di demolizione diventa esecutiva, mentre per l’altro la demolizione è stata annullata, alla faccia della tanta invocata “certezza del diritto”.

Ciò che si è verificato appare emblematico di un modo di essere dell’ermeneutica giuridica contemporanea, che produce l’esatto contrario dello storico postulato di certezza del diritto. Un modo d’essere ascrivibile al cd. metodo umanistico, ossia alla tesi che il diritto – in quanto scienza sociale – si sottragga ai metodi di studio propri delle scienze esatte e sia caratterizzato da ampi margini di opinabilità.

Così stanno le cose e la palla torna ai tre attori di questa ingarbugliata vicenda: il Comune, a cui spetta l’esercizio della funzione di governo del territorio, l’Università Kore, che legittimamente ha acquistato il palazzo del Mietitore e l’area di pertinenza, e i titolari dei dehors che da oltre 10 anni vantano un legittimo affidamento per avere regolarmente pagato il canone di concessione del suolo per l’esercizio della propria attività commerciale.

Possiamo sperare per l’anno appena iniziato in una soluzione salomonica della vicenda senza scomodare questo tipo di giustizia?

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