La qualità del legislatore siciliano non brilla più da qualche lustro e l’attività legislativa notturna non può che aggravare questa condizione. L’emendamento sul Policlinico universitario approvato nei giorni scorsi ne è la dimostrazione.
L’emendamento approvato così recita: “L’Assessore regionale della Salute, d’intesa con l’Assessore regionale dell’istruzione e la formazione professionale e con le Università interessate, predispone gli atti necessari per attivare le procedure per la costituzione del quarto Policlinico universitario della regione”. Proviamo a farne la radiografia, parlandone con Massimo Greco.
Cosa non convince?
Intanto non si comprende il coinvolgimento dell’Assessorato dell’istruzione e la formazione professionale. La formazione in ambito medico e sanitario non medico non rientra nella competenza di questo Assessorato, neanche per i profili professionali più bassi. Figuriamoci in un ambito in cui la formazione e la didattica sono in capo alla correlata Facoltà di medicina e chirurgia.
Poi…
L’inserimento, al plurale, delle “Università interessate” senza alcun limite territoriale né tipologico potrebbe legittimare qualunque università, potenzialmente interessata, ad alzare la mano: oltre alla Kore, Università statali che gestiscono corsi di laurea decentrati, Università telematiche e, perché no, anche la Facoltà decentrata a Enna Dunarea de Jos.
Ma il policlinico universitario lo farà la Regione?
Ecco qui c’è un primo equivoco di fondo. La norma approvata sembra dedicarsi al Policlinico universitario, come se fosse una sua prerogativa istituzionale. In realtà i Policlinici universitari non sono equiparabili alle Aziende ospedaliere, in quanto, mentre queste sono dotate di personalità giuridica pubblica ed annoverate tra gli enti strumentali della Regione, il Policlinico universitario è azienda dell’Università, parte integrante della stessa, sia pure dotata di autonomia organizzativa, gestionale, patrimoniale e contabile secondo le modalità fissate dallo statuto dell’Università di appartenenza.
Quindi?
Non è chiaro se la norma faccia riferimento all’istituzione della 4° Azienda Ospedaliera Universitaria, ovvero al 4° Policlinico universitario che gestirebbe l’Università non statale Kore, anche attraverso l’utilizzazione di strutture pubbliche o private già accreditate. E’ probabile che nella volontà dei firmatari della norma vi siano entrambe le cose. Ma scritta così….
Insomma un mezzo pasticcio…
Da chi esercita il nobile potere legislativo, si ci aspetta chiarezza e precisione, anche per scongiurare quello che adesso si sta puntualmente generando tra le diverse fazioni parlamentari prima e politiche dopo. Otto Von Bismark diceva “Meno le persone sanno di come vengono fatte le salsicce e le leggi e meglio dormono la notte”.