Enna e Caltanissetta uniti per il Policlinico universitario
di Massimo Greco
I sospetti che avevamo sull’emendamento approvato dall’ARS per la realizzazione del 4° Policlinico universitario erano fondati e le dichiarazioni dell’onorevole nisseno Michele Macaluso ne sono la conferma. A suo dire il 4° Policlinico universitario non potrà che farsi nell’unica sede ospedaliera dotata di standard di II livello e cioè al Sant’Elia di Caltanissetta. Una dichiarazione che, oltre a giustificare la propria firma sull’emendamento notturno, sembra suonare il fischio d’inizio di una partita che non avremmo mai voluto disputare, se solo si considera che, storicamente, le guerre tra poveri hanno sempre favorito chi povero non è. Il dato certo da cui partire è che per realizzare il 4° Policlinico universitario occorrono necessariamente due Istituzioni: una Università che gestisce la facoltà di medicina e chirurgia e una struttura ospedaliera di II livello. Ora, se per Enna è improbabile che l’attuale sistema ospedaliero possa ambire (in tempi ragionevoli) a diventare di II° livello, è praticamente impossibile che Caltanissetta possa avere un’Università propria. A questo punto di necessità bisognerà fare virtù, evitando a tutti i costi un tiro alla fune che finirebbe per irrigidire le reciproche posizioni mettendo a repentaglio l’idea del 4° Policlinico appena benedetta con legge regionale. Rispetto a questo scenario quattro sono gli ingredienti che potranno orientare una serena e produttiva trattativa politica: due territoriali e due funzionali. I primi due non possono che riportare la questione nell’orbita dei concetti territoriali di area interna e di area vasta. Due facce della stessa medaglia che Enna e Caltanissetta dovranno, gioco-forza, valorizzare nel tentativo (non facile) di resistere alle forze centrifughe di Palermo e Catania. Gli altri due, strettamente connessi ai primi, concernono i concetti di differenziazione e specializzazione.
I due territori dovranno infatti differenziarsi e caratterizzarsi per specifiche vocazioni, evitando duplicazioni istituzionali e centri di servizi dispendiosi e sprovvisti di adeguata qualità. E’ arrivato il momento di cominciare a formalizzare azioni e politiche pubbliche di area vasta rimaste troppo tempo in ambito teorico, accompagnando questo lungo processo attraverso l’istituzione di una cabina di regia politica ed istituzionale capace di scongiurare fughe in avanti ed improvvisazioni notturne. Inutile evidenziare come sarebbe stato utile in questo momento avere un’Istituzione territoriale di governo esponenzialmente rappresentativa dell’area centrale, interna e vasta della Sicilia. Alla domanda “Oggi come va?”, Muzio Scevola avrebbe risposto: “Se solo mi dessero una mano”.
Aggiornamento
Dichiarazione dell’on.Luisa Lantieri:
“La finanziaria appena approvata all’ARS contiene un emendamento, sul quale ho speso tutte le energie possibili: quello per la costituzione del quarto Policlinico universitario della Regione. Una tappa fondamentale a cui il Presidente Schifani ha riservato un’attenzione particolare, come ho avuto modo di constatare nel corso delle nostre interlocuzioni e che per questo va certamente ringraziato. Nello stesso modo ringrazio l’Assessore Volo per la prontezza con cui ha accolto le mie sollecitazioni, tanto è vero che da lunedì prossimo inizierà il percorso che si concluderà con la creazione presso l’ospedale di Enna dei reparti di chirurgia toracica e di chirurgia vascolare, i primi degli altri che presto verranno e che gli consentiranno di poter essere classificato come DEA di secondo livello, premessa indispensabile per il Policlinico. A scanso di equivoci, mi preme sottolineare come l’emendamento parli di “Intesa con le Università interessate” riferendosi in modo specifico alle Università che insistono sul nostro territorio, come la Kore che è la quarta facoltà di medicina della Sicilia; non potrebbe essere diversamente, dal momento in cui le altre tre Università hanno già un loro policlinico. Posso assicurare fin d’ora, che l’impegno già da tempo preso con la nostra gente perché il Policlinico nasca ad Enna, continuerà senza la minima distrazione ed assicuro che non permetterò mai che venga riconosciuto a chi non ne ha titolo”.