sabato , Luglio 27 2024

Grande successo per il convegno “Le lotte sociali a Nicosia”

Nonostante il freddo, nonostante il “ponte” festivo (particolarmente intenso a Nicosia celebrando il santo patrono giorno 6), nonostante anche il tema che va oltre le mangiate a cui siamo stati abituati abbassando di molto lo spirito critico delle persone, l’androne comunale del Palazzo di Città di Nicosia è stato riempito da diverse persone interessate a conoscere la storia di Nicosia che va al di là dei baroni e dei vescovi, al di là dei potentini e dei Leviatani, ovvero la storia di un popolo e delle sue lotte per la conquista o la difesa dei diritti. Battaglie a volte vinte, a volte perse (ma perse con onore) ma soprattutto battaglie che hanno unito e provato a risvegliare le coscienze cittadine. Il convegno è stato organizzato dal blog Germinal – la controvoce che da più di un anno opera nel territorio nicosiano e non solo come spazio libero e palestra di politica, slegato da qualsiasi potere e ben lontano da chi scambia l’opinione e l’informazione con un semplice copia e incolla di veline calate dall’alto. A presentare e moderare l’incontro è stato Aldo La Ganga, fondatore e direttore di Germinal.

Sono intervenuti Domenico Giaconia, collegato da remoto, il quale ha illustrato una delle prime lotte sociali della storia, quando il popolo ha preso coscienza di sé con l’occupazione delle terre e la riforma agraria. Piergiacomo La Via, già sindaco di Nicosia, è invece intervenuto sull’ultima grande battaglia di popolo registratasi a Nicosia, ovvero quella contro la chiusura del Tribunale, che ha coinvolto ogni singolo cittadino di Nicosia e non solo in una strenua lotta contro una riforma scellerata che ha colpito più o meno tutt’Italia e che ha visto Nicosia privata di un importante servizio e diritto quale la presenza di un tribunale. Oltre alla battaglia nel suo punto più ampio, ovvero nei primi anni ’10 del Duemila, sono stati affrontati anche gli step che sono seguiti a quel momento che ha trasformata la lotta di difesa in una lotta per la riapertura del Tribunale.
Salvo Ugliarolo, infine, ha parlato del presente e del prossimo futuro, facendo un quadro delle lotte sociali a cui prestare attenzione. Tra queste lotte rientra certamente la difesa e il potenziamento della sanità pubblica, dell’istruzione, delle infrastrutture, del fatto che si deve dare la possibilità ai ragazzi di poter tornare nella propria terra. E tutto ciò deve essere accompagnato anche ad una riscoperta della politica, ad un maggiore interesse alla situazione della nostra società, ritornare a partecipare ai dibattiti, al confronto e anche al bisogno di una politica più legata al territorio come un tempo quando, grazie alle preferenze, chi aspirava ad un posto alla Camera o al Senato doveva venire a chiedere il voto e quindi, quantomeno, conoscere il territorio.
Dopo un momento di confronto con il pubblico presente, la serata è stata magistralmente chiusa con un tributo a Rosa Balistreri con lo spettacolo “Cantannu e Cuntannu Rosa Balistreri” con la voce di Giusy Schillirò, la chitarra di Alfredo D’Urso e i fiati di Antonio Bonasera che hanno letteralmente incantato quanti hanno assistito a questa degna ciliegina sulla torta di questo importante convegno.
Alain Calò

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