domenica , Maggio 19 2024

Restituzione di quattro preziose Cariatidi del Gagini, trafugate nel 1990 dalla Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore di Pietraperzia

La Procura Distrettuale della Repubblica di Catania dispone la restituzione di quattro preziose Cariatidi del maestro Antonello Gagini, già trafugate nel 1990 dalla Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore di Pietraperzia e poi recuperate grazie alle indagini svolte dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.

Il 19 aprile 2024, alle ore 16.30 circa, all’interno della Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore di Pietraperzia, il comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Palermo, appositamente autorizzato, darà attuazione alla formale restituzione al parroco della suindicata chiesa, di quattro colonne in marmo pregiato, con bassorilievi del GAGINI, raffiguranti le quattro virtù cardinali (Carità, Scienza, Medicina e Giustizia), facenti parte del supporto del monumento funebre di Laura Barresi.
Alla cerimonia presenzieranno Autorità civili e militari.
L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania, è stata sviluppata – in sinergia – dalla Sezione Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Siracusa e dalla Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina, nell’ambito della costante attività di controllo e di monitoraggio dei beni venduti sulle piattaforme e-commerce, nello specifico nel sito di una casa d’aste catanese.
Gli approfondimenti investigativi hanno evidenziato l’esatta corrispondenza tra le colonne in vendita e le foto inserite, all’epoca del furto, all’interno della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, un unicum a livello internazionale, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, poi certificata anche dalla consulenza dei funzionari della Soprintendenza BB.CC.AA. di Catania.
Il perfetto coordinamento curato dalla Autorità Giudiziaria catanese in uno alla sinergia che connota i rapporti tra i Carabinieri per l’Arte, i Comandi Arma territoriali e gli Enti di tutela regionali hanno così permesso di restituire alla collettività e nello specifico alla Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore di Pietraperzia, a distanza di oltre 30 anni dall’avvenuto furto, beni culturali di assoluto valore artistico/storico/religioso.

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