“Caccia all’indizio”, un libro – opera prima – di Giuseppe Maria Bellomo (nella foto), concittadino ennese, da molti anni residente a Roma dove vive e lavora. Il volume è pubblicato dalla casa editrice romana Aracne, con i tipi della Ernes di Ariccia (RM), nel novembre 2011 (pag.254, euro15). ‘Caccia all’indizio’, si legge nell’introduzione, descrive situazioni e personaggi che s’incontrano e si allontanano in una partita di giro, ciascuno con le sue ansie e le sue illusioni; è un insieme di racconti di vita, vera o verosimile, all’interno dei quali ogni personaggio insegue un sogno, una speranza, a volte una rivalsa o una vendetta.
Tutti i racconti girano attorno al commissario Tenebra, un Maigret del XXI secolo, che, con la sua intelligente e incalzante azione investigativa, smaschera gli intrighi dei diversi personaggi di varia umanità pronti a far valere le proprie ragioni, anche con l’inganno, pur di riuscire a conquistare ciò che non hanno avuto nella vita con il duro lavoro. L’autore si definisce nato nella città “più vicina alle stelle”. Nella sua Enna vi abita fino al diploma. In seguito si trasferisce negli Stati Uniti d’America dove intraprende studi universitari, conseguendo il diploma di laurea di ingegneria civile. Dopo dieci anni di esperienza professionale a New York ritorna in Italia e a Roma s’inserisce nell’organico di una multinazionale che gli consente un’attività di supervisione in giro per il mondo. Un’esperienza di lavoro e una scuola di vita che gli offre una visuale ravvicinata dei sogni e delle speranze dell’uomo comune. Tutti i personaggi dei racconti mettono in luce le nostre debolezze e la presunzione di crederle un punto di forza. Pensionati, artigiani, svanite nobiltà, lavoratori traditi nei loro affetti, barboni in cerca di riscatto, sono tutti dei deboli che alla fine, dinanzi all’evidenza dei loro crimini, vengono sconfessati dal nostro commissario Tenebra che ha il pallino investigativo della caccia all’indizio. “Questi personaggi sono qui a raccontarci i loro misfatti, ma ricordate, avverte l’autore, loro non sono voi. Se li incontrate sul vostro cammino, osservateli bene e valutate. Potrebbe essere l’occasione per scansare pericoli in agguato”. I racconti sono brevi, la lettura è piacevole e le situazioni delittuose sono avvincenti.
Salvatore Presti