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“L’esatto contrario” di Giulio Perrone: il successo di un editore diventato scrittore

copertina perroneHa sempre dedicato la sua vita ai libri, ma stavolta ha deciso di farlo da un altro punto di vista: da editore a scrittore.

Giulio Perrone si è calato nei panni di autore, e ci è riuscito perfettamente scalando con il suo romanzo “L’esatto contrario”, edito da Rizzoli, le classifiche dei libri più venduti.

Fondatore della casa editrice Giulio Perrone Editore, attiva dal 2005, ha deciso di vivere le emozioni e i sogni che per anni ha regalato e condiviso con numerosi artisti, e ha deciso di indossare i panni di chi si mette in prima linea, con le parole e la fantasia.

“L’esatto contrario” è ambientato a Roma e racconta la storia di un omicidio irrisolto. Il diario della vittima che, scoperto, riporta a galla inquietanti segreti: un noir travolgente, che unisce una brillante ironia a una trama imprevedibile fino all’ultima pagina.

Il romanzo ha un titolo enigmatico, curioso, che rispecchia uno stato preciso in cui il protagonista si trova spesso nei confronti di altri personaggi che incontra nell’arco della storia; un ragazzo-uomo che improvvisamente è costretto ad abbandonare una routine non perfetta ma per lui rassicurante e viene trascinato in un vortice di mistero e continua ricerca della verità.

Riccardo è una persona che si adagia, che non ha troppa voglia di lottare. Preferisce godersi quelle piccole certezze che gli consentono di andare avanti e non doversi soffermare troppo sui traguardi non raggiunti o le sfide non raccolte.

“La cosa che più mi interessava – ci confida l’autore – era capire come poter scuotere la vita del protagonista perché guardandomi intorno oggi vedo tante persone coetanee che vivono come lui. Questo mi ha portato a chiedermi che cosa servirebbe per scuoterle e poi vivere un’avventura così forte quanto ci cambia? E si può davvero sfuggire al passato?” La voce di Riccardo, il protagonista, è disincantata e ironica nonostante si tratti di un romanzo giallo. Questo, probabilmente, è il punto di forza dello stile di Giulio Perrone : veloce, coinvolgente e accessibile ai lettori.

Giulio Perrone scriveva prima di fare l’editore anche se non ha mai pubblicato. La passione per scrittura e lettura risale al liceo grazie al suo mentore Walter Mauro che ha segnato la sua adolescenza e guidato il suo percorso prima di appassionato di letteratura e poi di editore. Diciamo che si è trattato di un ritorno alla scrittura da cui si era concesso una pausa lunga proprio per dedicarsi ai libri degli altri, “cosa unica e meravigliosa che condivido con la cofondatrice della Giulio Perrone Editore e compagna di vita, Mariacarmela Leto”, aggiunge lo scrittore.

“In questo momento storico (e non so se sia un bene) – ci racconta lo scrittore – penso che il genere giallo-noir sia quello più adatto a raccontare la nostra contemporaneità. Inoltre credo che negli ultimi anni il genere sia finalmente uscito dal “ghetto” e si sia proposto come una normale possibilità letteraria che affianca quella del romanzo classico.”

Per Perrone, scrivere significa vivere un senso di libertà e di apertura di possibilità infinite. Secondo lui, si crea un mondo alternativo in cui si può far muovere dei personaggi e dare vita a una storia. “Mi sono divertito a scrivere questo libro anche se poi il lavoro di revisione e riscrittura è lento e laborioso. Qualcosa che va fatto con serietà e col supporto di chi sa aiutarti a migliorare la resa finale del libro.”

Per l’autore il contatto con i lettori è molto importante. Si tratta di un rapporto appena iniziato ma che adora. La sua esperienza di editore gli ha insegnato che non c’è giudizio più importante di quello dei lettori e trovare la maniera di viverli e di essere in contatto con loro è fondamentale. Oggi come oggi, lo scrittore ha bisogno di scendere tra i lettori e non solamente tramite i social network ma girando, presentando il libro, condividendo quest’esperienza con loro.

“L’editoria è un mondo sempre più complesso perché in difficoltà soprattutto dal punto di vista economico. Quello che posso consigliare a un aspirante scrittore è di leggere, ma leggere seriamente. Non meno di un paio di libri a settimana. La lettura è tutto. Poi scrivere tanto e confrontarsi con chi può dare consigli e permettere una crescita nello stile e nella qualità della scrittura. Infine quando si è pronti rivolgersi solo a editori seri e trovare chi davvero creda in quello che scrivono. In sostanza al bando qualsiasi forma di editoria a pagamento che non è editoria. “

Perrone sta pensando ad altri progetti letterari, ma vuole godersi per un po’ l’uscita di questo romanzo; non sa se a scriverli ma sicuramente a fare libri. “Spero ancora quelli di carta che amo di più perché hanno uno spirito e una carnalità che l’ebook non potrà mai regalarci.”

A cura di ISA VOI

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