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Ancora femminicidi?!

E com’ è possibile? Le panchine rosse pullulano ovunque, le fiaccolate postume pure, persino il finale della Carmen ha un omicidio invece che un femminicidio eppure ancora nulla cambia? Immacolata, Lauretta, Renata, Jessica, Pamela, Federica, Nunzia, più di 15 dall’inizio dell’anno, ammazzate per qualche cosa che ci sfugge. Che può essere? Gelosia, follia, divorzio, mamma misogina, suocera cattiva, saturno contro? O ignoranza affettiva unita a carenza strutturale di organi assistenziali e di accoglienza? Boh! L’uomo, maschio vero conformato ai canoni della virile virilità, non si interroga neppure perchè pare che la cosa non lo riguardi. Il femminicida è sempre un alieno o un pazzo, colto da un prevedibile raptus di follia. Viene da domandarsi quanti alieni e quanti pazzi vaghino tranquillamente per il Paese. La donna subisce, giustifica e se denuncia non viene creduta e l’atavica persuasione del possesso travolge donna, figli e talvolta pure il femminicida. E nella settimana dell’ennesimo femminicidio c’è stata pure la Giornata della Poesia che è anche la Giornata della Musica Antica, della Sindrome di Down e delle Vittime Innocenti di tutte le mafie; le vittime colpevoli a seguire. E il 21 marzo mentre il Paese ricordava e celebrava, il sostituto procuratore Enrico Zucca sul caso Regeni diceva: “I nostri torturatori sono ai vertici della polizia, come possiamo chiedere all’Egitto di consegnarci i loro torturatori?” e ancora, a soli 38 anni dalla strage di Bologna, si proseguiva l’inchiesta contro i saputi ignoti, vicini alle istituzioni e per ciò impuniti. W LA GIUSTIZIA anche quando è ingiusta.

Gabriella Grasso

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