Si è tenuto a Verona il Congresso Mondiale delle Famiglie (World Congress of Families – WCF), il più importante meeting internazionale di gruppi e movimenti “pro-life”. A Verona era presente, per il forum delle famiglie siciliane, una rappresentanza ennese che nella persona della già presidente ha denunciato la moderna caccia alle streghe pro-family.
“Salvare la famiglia naturale è l’impegno di chi con competenza e studio lotta quotidianamente. La famiglia formata da un uomo, una donna e i loro figli (tre e non di più così come ordinato da Papa Francesco) è un’istituzione che preesiste a ogni nazione o stato (…) quando le mogli e i figli ottengono nuovi diritti indipendenti da quelli dei loro mariti o padri (…) l’autonomia della famiglia ne soffre fino alla violenza domestica legata al decadimento moderno del potere maschile ed alla crescita del femminismo”.
L’obiettivo del WCF è quello di promuovere un modello di famiglia patriarcale, costituita da un uomo e una donna uniti in matrimonio, opporsi ai matrimoni gay, all’aborto e a ogni politica egualitaria o progressista riguardante sessualità, famiglia o identità di genere.
“Occorre studio e competenza” ripete la rappresentante ennese/sicula“ o anche competenza e studio. Per capire il coinvolgimento della politica bisogna guardare alle posizioni del WCF: un’Europa cristiana contro l’Islam, contro l’Ue e contro l’ONU che promuovono diritti umani universali e protezione delle minoranze, per la sovranità legislativa e se questo comporta un’adesione alla Lega..Lega sia”.
Mail inviata alla Redazione alle ore 11:20
Al direttore della testata on line “Vivienna”
In qualità di Presidente e legale rappresentante del Forum delle Associazioni Familiari di Sicilia, avendo letto il vostro articolo https://www.vivienna.it/2019/04/01/ennese-al-world-congress-of-families/ in merito ad una presunta delegazione del Forum siciliano al WFC di Verona, chiedo un contatto telefonico con il responsabile della testata per chiarire e rettificare quanto scritto.
Innanzitutto, il Forum delle Associazioni Familiari non ha partecipato all’evento di Verona in nessuna delle sue articolazioni. Inoltre, nessuno dei vostri giornalisti ha mai intervistato un nostro rappresentante. Quanto riportato tra virgolette non corrisponde in nessun modo alle posizioni del Forum e delle persone che lo rappresentano.
In ultimo, il Presidente del Forum delle Associazioni Familiari della provincia di Enna è un uomo e non una donna.
Pertanto, al fine di evitare altri procedimenti, chiedo un confronto immediato con il responsabile del giornale per procedere alla dovuta smentita. Può chiamarmi al numero (omissis…).
Cordiali saluti
Dott. Dario Micalizio – Presidente del Forum delle Associazioni Familiari di Sicilia
Agg. alle ore 11:31 – Considerata “la coda di paglia, e, non solo” di qualche esponente (al femminile) ennese, considerato anche l’intervento del Presidente regionale (su indicazione sempre dell’ennese) che chiedeva la cancellazione della notizia concludendo che ci vedremo in Tribunale, si fa presente che come nostra consuetudine (sin da quando è nata la nostra redazione) nel pomeriggio aggiorneremo la news!. Inoltre, dopo la prima telefonata ricevuta dal sopracitato Presidente del Forum delle Associazioni Familiari di Sicilia, a cui sono state date ampie delucidazioni, e chiudendo il telefono con la minaccia di vederci in Tribunale, non per la “paura” ma per ribadire quando già fatto presente, ben ben tre volte non ha risposto alle chiamate!
La redazione, obtorto collo, precisa che il Primo Aprile lo scherzo è d’uso a Vivienna. Scherzo che a mezzogiorno viene dichiarato nel rispetto del lettore attrezzato di giudizio e sana ironia. La fake news scorrettamente attribuita a un nostro scherzo è invece cosa diversa perché “con il deliberato intento di disinformare” non dichiara la reale natura dell’informazione. A completamento di quanto sopra scritto aggiungiamo che il virgolettato dell’articolo-scherzo “Enna al WCF” era la trascrizione fedele di una dichiarazione intervista resa da un conferenziere del Congresso di Verona per cui l’irritazione per il loro significato deve, a nostro parere, rimanere immutato. Naturalmente provvederemo nelle giuste sedi e con i giusti mezzi a approfondire l’’insinuazione sull’uso di fake news nella nostra testata giornalistica.
Ed ecco, come oramai prassi, l’aggiornamento di quanto sopra pubblicato: