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Agira (EN)

Agira si estende su più di 200 metri di dislivello. Alla sommità del paese, tra i resti del castello, il panorama permette di spaziare da Enna a Nicosia, dall’Etna al Mar Ionio. L’alba offre uno spettacolo unico: le luci di un paese si stagliano nel cielo non ancora illuminato mentre il sole, al suo sorgere, tinge tutto di rosso e svela la sagoma dell’Etna.

Questo è Agira, il paese natio di Diodoro Siculo, lo storico che per primo si volle cimentare con una storiografia universale. Ma è anche il paese di San Filippo il Siriaco, che da queste parti non disdegnava di litigare con il diavolo.

E’ anche il paese dei miti: qui Ercole in una delle sue famose fatiche prosciugò un piccolo lago ai piedi del paese.

Oggi è il paese della storia, leggibile nelle sue belle chiese: San Filippo, Santa Margherita, Sant’Antonio di Padova, SS. Salvatore e Santa Maria Maggiore.

Su tutto e su tutti si erge il Castello Normanno, da cui si può godere di una vista che, rotando a 360°, percorre in lungo e in largo l’intera provincia di Enna, guardando la piana di Catania, le alte vette dei Nebrodi, gli Erei e le lontane Madonie.

I suoi abitanti furono definiti da Cicerone “viri fortes” e “summi oratores”. La città, che nel passato ebbe una grande importanza economica (tanto è vero che coniò monete per più di mezzo millennio), vanta pregevoli palazzi, chiese molto belle ed un notevole patrimonio artistico.

Un documento storico di grande importanza è costituito dal monastero fondato da San Filippo in cui sono custoditi un Crocifisso, di Frate Umile da Petralia, tre pannelli di un polittico risalenti al XV secolo e l’arca d’argento in cui sono conservate le reliquie del Santo.

Il castello normanno domina la città.

 

Agira (EN) – video

Travelling early in the morning along the main 121 road, 10 kilometres from Nissoria, the dawn offers a unique spectacle: the lights from the town stand out in the sky which is not yet illuminated, while the sunrise tinges everything red and reveals the shape of the Etna. This is Agira, the native place of Diodoro Siculo, the first historian who undertook a universal historiography. But it is also the town of St. Philip the Syrian, who did not fear fighting the devil here. It is also the town of myths: here Hercules undertook one of his famous trials by drying up a small lake at the foot of the town. Today it is a historical town as can be seen from its beautiful churches: San Filippo, Santa Margherita, San Antonio of Padua, Most Holy Saviour and Santa Maria Maggiore. Above it all stands out the Norman castle, from where you can enjoy a view which, rotating at 360 degrees, extends far and wide across the entire province of Enna, towards the plain of Catania, the high peaks of the Nebrodi, the Erei and the distant Madonie Mountains.

It rises on the higher part of the city. According to the news we possess, the mount top was already fortified at the time of the tyrant Aggiri.
It is known that in the place it has been built a fortress from the Byzantine, on which ruins the Arabs built a new one, widened by the Normans that gave its investiture to Guglielmo Malaspasano. Mentioned for the first time in 1274, when “Castrum Philippi” figure in the Angevin Statute of the Sicilian Castles, the fortress participated actively to the fights between Angevins and Aragonesi, at first, and between Aragonesi and Chiaramontani, after. The castle lost its military importance in the centuries XVI and XVII. In the XVIII century it was already in ruin. One small door on the east side allows the entrance to the first tower. Its up-floor gets light from a loophole, instead a great window, opened on the west side, illuminates the down floor. An ogive-shaped portal, with loopholes on both sides, leads to the second tower, that presents inside an ogival vault and some fireplace rests. A wonderful panorama allows to admire the Etna, the Salso Valley on the north side and the Dittaino Valley on the south side.

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