Un libro che peschi nel microcosmo della realtà locale, può avere il pregio di riportare alla luce tracce del passato rimaste sepolte fra le righe di documenti mai consultati o fra le pieghe di avvenimenti mai indagati, a patto, però, che si eviti l’esaltazione campanilistica.
Salvatore Licata e Carmelo Orofino, col loro libro, ci forniscono un valido tassello per un’ampia analisi della realtà locale. Già in passato altri Autori ci hanno parlato di Barrafranca: don Luigi Giunta che per primo scrisse la storia del nostro paese; il dr.Angelo Ligotti che ci ha raccontato la storia attraverso l’archeologia; i proff. Diego Aleo e Gaetano Vicari che ci hanno fatto rivivere le tradizioni e i riti della Settimana Santa; il prof. Salvatore Ciulla coi suoi personaggi nella Barrafranca degli anni trenta.
Licata e Orofino, oltre che occuparsi della ricerca storica, scavano nel passato e indagano sugli aspetti etnoantropologici della nostra città. E a Loro va il merito di farci rivivere un passato prossimo che sembra lontano, riportandoci ai tempi della fanciullezza quando, seduti attorno alla «conca», i nonni ci portavano, coi loro ricordi, nel mondo irreale delle favole contadine.
Feste, rituali magici, indovinelli, leggende e proverbi formano un affresco colorito di uno stile di vita che le nuove generazioni tendono a dimenticare, ma che i nostri Autori ci fanno rivivere. L’opera nel suo insieme risulta, quindi, un condensato di storia e tradizioni raccontati sì con divertimento, ma tenendo sempre presente il rigore voluto dalla ricerca storica.
La divulgazione di quest’opera, tramite gli alunni delle scuole barresi, vuole essere un ulteriore riconoscimento agli Autori e un piacevole ricordo per tutte le famiglie di Barrafranca.
Prof. Giovanni Nicolosi
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