Il Santo Patrona della città di Valguarnera Caropepe ‘San Cristofero’
Il testo più antico sul culto di San Cristofero risale al 452 d. C. questa e altre testimonianze, seppur sommarie e non vagliate in modo unanime dalla critica, dimostrano comunque l’esistenza storica del martire orientale, ucciso in Licia, odierna Turchia, nel 250 d. C.
Cristofero è stato uno dei Santi maggiormente venerati nel medioevo, soprattutto in Spagna, e da questa venerazione sono fiorite molte leggende sulla misteriosa figura. Il testo di Jacopo da Varagine, del XIII secolo, è quello in cui si trova la più accreditata tra tutte le narrazioni sulla santità di Cristofero. Spinto da una forza eccezionale e da una complessione gigantesca, fu al servizio di re ed imperatori e perfino delle schiere del Demonio dal cui scorno apprese il primato di Cristo su tutti i potenti. Convertitosi, per avvicinarsi alla grazia del battesimo, si portò ad abitare lungo il fiume. Una notte, il suo sonno fu interrotto dall’apparire di uno splendido fanciullo che gli chiese aiuto ad attraversare il fiume: durante il traghettamento, il peso del bambino aumentò sempre più, senza però abbattere il vigore straordinario del traghettatore il quale, all’approdo, fu ricompensato dalla scoperta di avere portato su di sé il corpo di Cristo. Non è ben chiaro se la leggenda sia nata dal nome dal Santo, letteralmente portatore del Cristo, o se invece prenda origine da un’iconografia anteriore, diffusa in Oriente.
San Cristofero è comunque enumerato tra i quattordici santi ausiliatori ed è il protettore di tutti i viaggiatori, dei viandanti, dei pellegrini, degli automobilisti, dei ferrovieri, dei portalettere, degli atleti, degli scaricatori e facchini, e di coloro i quali esercitano un lavoro pesante ed esposto a rischi.
La leggenda del bastone fiorito, dopo il trasporto di Gesù, ha contribuito a dichiararlo protettore dei fruttivendoli.
In Sicilia, il suo culto è diffuso sia nella zona orientale, in particolare nell’’area etnea, sia nella parte centro-meridionale.
da Enciclopedia dei Santi
“Valguarnera ha avuto sin dalle origini S. Cristoforo come protettore e sin dal 1630 la Chiesa principale era a lui dedicata, e furono certamente i principi Valguarnera che portarono devozione dalla Spagna, ov ‘essa era tanto diffusa.
La festa venne celebrata sino al 1872 il 25 luglio; ma quell’anno i notabili del paese pregarono la Santa Sede di trasferire la festa al 25 agosto per dar comodo di parteciparvi agli agricoltori”.
Valguarnera. Si susseguono a ritmo incalzante le festività agostane. Dopo il Festino di San Giuseppe che ha visto la partecipazione di centinaia di emigrati e forestieri, approda la Festività del Santo Patrono San Cristoforo che anche quest’anno per la perdurante crisi che attanaglia il Comune è in tono minore. La giornata clou, come è noto, è quella tradizionale del 25 agosto. Non cantanti o artisti di grido o serate teatrali anche a basso costo, ma un programma solo con complessini locali e qualche mostra. Una festa improntata al risparmio che più risparmio di così non si può, con una serie di iniziative che coinvolgono in particolare le numerose associazioni locali. Grazie a loro se è stato possibile allestire un cartellone. Il sindaco Sebo Leanza: “ Le poche risorse economiche a disposizione del Comune, abbiamo preferito utilizzarle in cose più urgenti, anche se il programma che abbiamo messo in cantiere, grazie soprattutto alla partecipazione delle associazioni, non è da sottovalutare”. Ecco le fasi salienti: Oggi mercoledì 21 agosto ore 21, presso piazza G. Magno clarinettisti in musica con “Strange Quartet in Concerto” a cura dell’associazione cultura le Magno; ore 22 presso il salone della chiesa Madre apertura della Mostra di abiti liturgici e ricamo di un tempo; giovedì 22 agosto ore 19 presso palazzo Spina, mostra di quadri “sensazioni d’arte, a cura del centro Studi Don Milani. Venerdì 23, dalle 17 alle 2 di notte così come il giorno successivo, a cura dei commercianti di via Garibaldi e piazza della Repubblica “Notti Bianche”, a mezzanotte presso l’Arco di Litteri “Anguriata”; ore 20,30 in piazza Magno, “concerto in onore di San Cristoforo” a cura dell’associazione musicale Magno; ore 21,30 in piazza della Repubblica, serata canora di “voci bianche” Little Stars a cura di Henna cultura servizi; sabato 24 agosto ore 21,30 sempre in piazza della Repubblica, serata canora di artisti valguarneresi a cura dell’associazione valguarneresi nel mondo; il clou come detto, domenica 25. Alle 16,30, benedizione delle automobili con la reliquia del Santo; ore 19 Santa Messa solenne; I festeggiamenti si chiudono alle 20 con la Processione per le vie cittadine del Fercolo del Santo Patrono.
Una ricorrenza molto sentita dai valguarneresi che per l’occasione raccoglie attorno a sé anche molti emigrati devoti al Santo e forestieri. Valguarnera ha avuto sin dalle sue origini San Cristoforo come protettore e sin dal 1630 la Chiesa principale, che poi divenne parrocchiale nel 1636 e fu a Lui consacrata. Un magnifico quadro del Santo alto metri 3,50, costruito di mattonelle a smalto nel 1861, si trova in via Garibaldi a benedire i passanti. Programma in tono minore quest’anno, ma di discreta qualità a causa della crisi economica che attanaglia ormai tutti i Comuni. Quasi un fai da te con le associazioni locali protagoniste. A fare da corollario e a rendere “viva” la Festa la classica “notte bianca” organizzata dai commercianti di via Garibaldi e Piazza della Repubblica.
Rino Caltagirone