Dopo il rinvio a causa del maltempo la cornice medievale del piccolo borgo madonita di Geraci Siculo, tra i più belli d’Italia, domenica prossima (15 settembre) ospiterà la sfida tra cavalieri per la venticinquesima edizione della Giostra dei Ventimiglia.
A far rivivere l’epopea medievale cavalieri, provenienti dalle comunità che facevano parte della contea, che si sfideranno nei giochi cavallereschi del XIII secolo. Giochi ispirati all’accademia militare della Stella, una vera e propria istituzione costituita esclusivamente per cento nobili cavalieri, che aveva tra i principali compiti quello di addestrare all’ arte della guerra.
Il programma prevede: domenica alle 11, per le vie del borgo, annuncio con tanto di banditore della Giostra e alle 12,30 in piazza del Popolo, spettacolo degli sbandieratori “Casa Normanna di Motta Sant’Anastasia”.
Alle 15,30 è previsto l’inizio del corteo storico composto dai circa 30 partecipanti alla giostra, dai figuranti e dalle delegazioni ufficiali dei vari Comuni preceduti da gonfalone.
I giochi cavallereschi si svolgeranno sin dalle 16,30, presso il campo sportivo, previste tre prove di abilità: il gioco del saraceno dove il cavaliere dovrà colpire con una lunga asta una sagoma in legno ed evitare il pesante contraccolpo girevole e quello degli anelli, tre di diametro decrescente che dovranno essere infilzati in corsa con la sua lunga lancia e infine la difficile prova di abilità e destrezza della “rosa” dove bisogna sfilare l’esile fiore da un manichino e portarlo in dono alla donna senza farlo cadere. A dare il via ai giochi sarà il sindaco di Geraci Siculo, Bartolo Vienna. Alle 19 è prevista la premiazione del vincitore della venticinquesima edizione della Giostra dei Ventimiglia.
COSA VEDERE:
A Geraci sarà possibile visitare il castello, sede della prima Contea di Sicilia donata dal gran Conte Ruggero al nipote Serlone per le sue conquiste durante l’assedio normanno, i pezzi più pregiati sono di sicuro le imponenti rovine di una fortezza normanna, costruita nel 1072 su una precedente struttura araba, che si ergono a ovest del centro abitato su una rupe scoscesa. La cappella gotica di Sant’Anna del XIV secolo, la chiesa Madre di epoca tardo medievale, dove si erge un bel portale ogivale e un maestoso campanile, ospita all’ interno due sculture raffiguranti la Madonna del XVI secolo, di scuola Gagini. Degne di nota la chiesa di San Bartolomeo (con un’edicola marmorea, di Antonello Gagini), di Santa Maria della Porta (con un portale laterale tardo-gotico del 1496, e una “Madonna con Bambino” di scuola gaginesca) e di Santo Stefano, con campanile sormontato da una cuspide conica rivestita di maioliche policrome.