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L’incenso

incensoL’incenso è ricavato da una pianta chiamata Boswellia appartenente alla famiglia delle Burseracea originarie del Pakistan. La pianta che prendeva il nome dal suo scopritore, Boswell, era nota agli indigeni anche per alcune proprietà terapeutiche. L’incenso ricavato da queste piante, che crescono nelle regioni meridionali della Penisola Arabica e delle vicine coste dell’Africa, è costituito da una sostanza gommosa (polisaccaridi) e da acidi pentaciclici. L’incenso, nelle sue numerose varietà, è utilizzato sia per scopi medici sia per fini devozionali. L’uso liturgico dell’incenso è attestato fin dalle epoche più antiche. Bruciare incenso è tipico delle cerimonie religiose e in passato era utilizzato, anche, in occasione dei riti sacrificali e delle procedure d’imbalsamazione (come descritto in una tavola egiziana del 1530 a.C.).

L’incenso è stato utilizzato da millenni dalla medicina orientale per le proprietà antinfiammatorie. Proprietà che sembrano avvalorate da recenti studi di fitofarmacia. L’’incenso, è stato utilizzato nelle fasi iniziali d’alcune malattie come l’artrite reumatoide, in quanto blocca, com’è stato dimostrato da studi clinici, la formazione dei leucotrieni responsabili e mediatori chimici del processo infiammatorio. Inoltre, numerosi studi hanno messo in relazione l’uso dell’incenso con alcune turbe emozionali dimostrando l’influenza benefica degli aromi. Ricercatori dell’Università di Gerusalemme hanno pubblicato, sulla rivista “Journal Faseb”, uno studio che attesta il beneficio dell’incenso nei casi d’ansia e depressione. L’incenso è utilizzato in diverse forme: Incensi naturali fatti a mano con resine, fiori, cortecce e materiali vegetali (alta qualità); Resine naturali o incensi grezzi che hanno un’alta purezza, presenti in natura, senza la necessità di manifattura da parte dell’uomo (per essere bruciati hanno bisogno di un carboncino acceso); Incensi atossici sono gli incensi certificati e riconoscibili per la garanzia in etichetta e il cui profumo è dato dagli oli essenziali delle piante e non contengono sostanze tossiche inoltre certificati anche sull’assenza della manodopera infantile (ottima qualità); Incensi comuni si trovano in abbondanza nel mercato sia in negozi sia in venditori ambulanti, hanno un basso prezzo e spesso sono arricchiti da sostanze e profumi sintetici che bruciando si rendono pericolosi per la salute (scarsa qualità). Per quest’ultimo tipo d’incenso una ricerca pubblicata sulla rivista “American Cancer Society” ha accertato la sua pericolosità in quanto, bruciandosi, i bastoncini d’incenso liberano grandi quantità di polveri fini, sostanze tossiche e irritanti (provenienti dalla combustione del materiale sintetico) che andrebbero a stimolare lo sviluppo di neoplasie alle alte vie respiratorie (naso, laringe).

dott. Rosario Colianni

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