Federalismo fiscale, accertamento e riscossione dei tributi locali, centralità della lotta all’evasione per il riequilibrio dei bilanci pubblici: sono questi alcuni degli argomenti oggetto dell’incontro di studio “Andamento della finanza pubblica e contrasto all’evasione”, in programma domani a partire dalle 9.30 nella Sala Gialla di Palazzo dei Normanni.
Oltre al direttore regionale delle Entrate della Sicilia, Antonino Gentile, e al segretario generale dell’AnciSicilia, Mario Emanuele Alvano, parteciperanno all’evento il vicepresidente dell’Ars, Salvo Pogliese, che introdurrà i lavori, il capo dipartimento Riforme Istituzionali della Presidenza del Consiglio, Luca Antonini, il Presidente della sezione di controllo della Corte dei conti Maurizio Graffeo e il prof. La Scala dell’Università di Palermo. Concluderà l’assessore regionale dell’Economia, Luca Bianchi. Modererà i lavori il capo redattore centrale de “Il Sole 24 Ore”, Salvatore Padula.
“La finanza pubblica in Sicilia – spiega Salvo Pogliese, vice presidente dell’Ars – sta oggi vivendo una fase molto delicata determinata dall’andamento recessivo dell’economia, con un Pil costantemente decrescente, e da sempre più esigui trasferimenti statali e regionali. Basti pensare che il fondo delle Autonomie locali da destinare ai comuni siciliani è passato dai 913 milioni del 2009 ai 651 milioni del 2013, con le conseguenti difficoltà che ne derivano per i comuni costituendo questi trasferimenti ben il 56% delle loro entrate, a fronte di entrate tributarie che concorrono solo per il 33% (mentre la media nazionale si attesta al 58%). Ecco perché un efficace contrasto all’evasione fiscale rappresenta un’assoluta priorità per permettere il funzionamento degli Enti locali e consentire loro il reperimento delle risorse necessarie a garantire i servizi pubblici ai cittadini.”.
Secondo il direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, Antonino Gentile, “una delle principali fonti di finanziamento deve essere il recupero dell’evasione. Si tratta di fare rete e utilizzare le conoscenze dei fatti evasivi in una logica di multi – utilità per gli accertamenti di competenza dei diversi enti impositori. In Sicilia, la Regione, l’AnciSicilia, l’Agenzia delle entrate e la Guardia di finanza hanno stretto una forte alleanza antievasione e predisposto dei percorsi investigativi per sviluppare la partecipazione dei comuni all’accertamento dei tributi erariali”.
“Nell’ottica del graduale passaggio da una finanza derivata alla fiscalizzazione dei trasferimenti statali e regionali – conclude Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’Anci Sicilia – nasce la necessità che i comuni gestiscano in maniera più efficace l’accertamento e la riscossione dei tributi locali, ciò rappresenta un passaggio indispensabile per gli enti locali in un momento così difficile sotto il profilo economico-finanzario. In questo contesto, l’azione di contrasto all’evasione fiscale costituisce uno strumento per fare arrivare nelle casse comunali ulteriori risorse finanziarie. Siamo soddisfatti di aver organizzato un convegno di alto prestigio – conclude Alvano – che ribadisce l’impegno della nostra associazione nel fornire alle amministrazioni locali, attraverso seminari e giornate di studi, strumenti idonei per orientarsi in un settore complesso come quello finanziario e tributario”.
Durante l’incontro verranno presentati i volumi “La partecipazione dei comuni all’accertamento dei tributi erariali” a cura di Antonino Gentile e “Federalismo all’italiana” di Luca Antonini.