Nei locali della Biblioteca Comunale “Giovanni Verga” di Aci Castello (via Marconi, 11), si svolgerà una manifestazione culturale organizzata dall’Associazione Furrigna e patrocinata dal Comune rivierasco, sabato 19 ottobre 2013, dalle ore 17:30. L’evento dal titolo “Visioni da sotto al pozzo un anno dopo” nasce dalla volontà di festeggiare con la cittadinanza il primo anniversario di gestione della biblioteca da parte dell’Associazione e sarà una festa di condivisione e di incontri dove si prospetteranno i nuovi progetti per l’anno a venire.
Il programma prevede diversi momenti culturali e ricreativi che culmineranno alle ore 18,30 con la presentazione di nuovo percorso turistico-culturale in quattro tappe mirato alla connessione dei centri più importanti legati alla vita e alle opere di Jean Calogero, pittore di rilievo internazionale che con la sua arte ha fatto conoscere al mondo anche i paesaggi della Sicilia e in particolare del territorio di Aci Castello.
Durante la serata i visitatori potranno prenotare questo nuovo tour, organizzato in collaborazione con “l’Archivio Jean Calogero“: la prima tappa sarà proprio la Biblioteca “G. Verga” nella quale è allestita la “Sezione Jean Calogero” formata da testi dedicati alla sua attività artistica e da volumi appartenenti alla biblioteca personale del pittore e del e si proseguirà presso il Castello Normanno (Piazza Castello) e in particolare nella Cappella intitolata al maestro in cui si possono ammirare tre grandi tele donate dalla famiglia. Ultime due tappe dell’itinerario sono la Chiesa di San Giuseppe (Piazza Castello), che si raggiunge attraversando la “Villetta Jean Calogero”, e che ospita quattro dipinti di grande spessore artistico e cromatico rappresentanti L’Annunciazione, San Francesco d’Assisi, San Giorgio e la Fuga in Egitto e l’Atelier di Jean Calogero (Via F. Crispi, 50), dove, all’interno della casa-studio dell’Artista si possono apprezzare le opere appartenenti alle varie fasi della sua prestigiosa carriera artistica, ma anche entrare nel suo immaginario creativo con l’ultima opera incompiuta, i suoi pennelli, il suo camice e i suoi colori fermi, immobili e ricchi di emozione raccontano la vera essenza dell’artista.
La serata, ad ingresso libero, continuerà con letture, istallazioni e momenti d’arte.
Jean Calogero: Catania, 20 agosto 1922 – 15 novembre 2001
Jean Calogero è nato a Catania. Fin dall’adolescenza ha manifestato la sua passione per il disegno e la pittura e ha cercato negli studi artistici la risposta ai suoi quesiti tecnici, alle sue costruzioni compositive, alle sue necessità espressive.
Nella città etnea ha frequentato il Liceo Artistico. Poi i disagi del dopo-guerra e il bisogno di guardare verso i luoghi del confronto delle idee, lo hanno spinto a viaggiare e si è recato in Francia sia per approfondire gli studi che per conoscere le nuove tendenze dell’arte.
Nel 1947 è a Parigi dove frequenta i corsi di pittura all’Ecole Des Beaux-Aarts. La capitale francese è il luogo ideale per le sue aspirazioni professionali e per i suoi sogni creativi.
Vive in maniera intensa, dedicandosi alla pittura e allo studio e, coinvolto dai momenti più vivaci della vita culturale parigina, partecipa alle mostre e ai dibattiti di maggiore rilievo.
Del 1949 è il suo primo contratto artistico, lo firma per la Galerie Hervè di Parigi che, notoriamente in quegli anni, seguiva gli sviluppi della giovane pittura europea. Calogero fa della Francia la sua seconda patria e inizia con coraggio e sentimento una frenetica attività espositiva che, grazie al consenso della critica, lo porterà in giro per il mondo.
Alle innumerevoli mostre parigine, negli anni cinquanta, si aggiungono le esposizioni americane a New York, Los Angeles e poi in seguito anche in Giappone e nelle maggiori gallerie italiane.
Del 1954 è la sua prima monografia curata da uno dei maggiori critici francesi del tempo, Maximilien Gauthier il quale, con la profondità di analisi che di solito si riserva ai grandi maestri e ai giovani prodigi, traccia in maniera esaustiva la personalità dell’artista e ne espone con chiarezza le aspirazioni. Nel 1957 la città di Parigi lo premia con la Grande Medaglia d’Argento, massimo riconoscimento ad artisti viventi, e successivamente, nel 1959, viene inserito nel catalogo internazionale dell’arte Benezit tra i pittori più autorevoli della pittura mondiale.
Dagli inizi degli anni settanta, si fa più presente in Italia mantenendo il suo studio parigino e la stampa che per vent’anni aveva riportato l’eco delle mostre francesi e americane, si inserisce nel vivo del dibattito artistico riguardante Jean Calogero. Parigi e la Sicilia costituiranno la linea preferenziale dei suoi sogni pittorici, dei suoi spostamenti fisici e la critica saprà coglierne puntualmente il valore.
Negli anni novanta vive un’intensa stagione artistica caratterizzata dalla presenza delle città vissute e delle città del sogno. Il suo pennello indagatore, i suoi colori vivaci, il suo segno allegro e festoso viaggiano tra le nuvole e le cupole dei luoghi cari alla memoria, tra il cielo e l’acqua dei mari attraversati.