Ammontano a 7.700.000 € i contributi che riceveranno a breve i Comuni dell’isola per l’affidamento di servizi di consulenza tecnica scientifica per la redazione dei PAES e per la definizione di una piano sostenibile che potrebbe cambiare la politica in tema di energia sostenibile nelle città siciliane.
L’Assessorato Regionale Energia con DDG n. 413 del 04/10/2013 del Dirigente Generale dell’Energia (recante la ripartizione delle somme e le modalità attuative) e successiva circolare esplicativa ha provato a chiarire nel dettaglio le procedure attuative ed ha pure introdotto una penalità oltre la revoca del contributo qualora il piano fosse bocciato dallo JRC. organismo della commissione europea preposto ad approvare i piani .
Ma questo non è bastato e l’INARSIND il Sindacato nazionale Ingegneri ed architetti liberi professionisti –in una nota inviata all’Assessorato regionale all’energia- punta l’indice sull’operato del Comuni citando casi concreti e dettagliati di procedure adottate in violazione al codice dei contratti pubblici e in contrasto a volte con le direttive assessoriali.
Incarichi affidati poi revocati e ribanditi (il caso di Gela),clausole contenuti nei bandi tali da precludere la più ampia partecipazione (il caso di Cefalù con soli 30 gg assegnati per l’esecuzione del servizio;Termini Imerese con una penalità dell’80% da applicarsi in caso di mancata approvazione ;Caltanissetta che chiede di aver avuto tra gli altri esperienza di democrazia partecipativa e deliberativa nella redazione di altri PAES; Sutera chiede di aver fatto nei 4 anni PAES per Comuni sotto i 5000 ab come se il principio della prevalenza non potesse applicarsi) ;tali richieste sono a tratti discriminatori ed in contrasto con il principio di favor partecipationes delle gare pubbliche (in Sicilia pochissimi operatori possiedono tali requisiti restrittivi).
Spesso i principi basilari di proporzionalità non discriminazione e trasparenza che sono i principi cardine della Commissione Europea nell’affidamento degli appalti – non sono stati applicati e ciò rischia di determinare inevitabili contenziosi che non hanno nulla a che vedere e che mal si coniugano con le procedure semplici e i tempi celeri fissati dall’Assessorato Regionale all’Energia per la presentazione dei PAES (finestra che va da marzo a settembre 2014)
Inoltre c’è da rilevare la violazione sistematica – prosegue la nota- della legge in tema di determinazione dei compensi da porre a base di gara con riferimento alla mancato rispetto dei nuovi parametri introdotti con il D.M. 31/10/2013.
Tali procedure -della determinazione del servizio- specifica la nota- non risultano essere stata rispettate e nella maggioranza dei casi i bandi non contengono l’ allegato calcolo costi del servizio con la giustificazione del compenso e tutto questo – a dire del Coordinatore regionale di INARSIND- innescherà contenziosi legati alla mancata applicazione della norma relativa alla congruità dei compensi da porre a base di gara cosa peraltro prevista da apposita norma regionale (L.R. 12 del 2011 -art.13).
In questo caos procedurale infine INARSIND auspica che l’Assessorato intervenga tempestivamente per riordinare il Caos procedurale fissando dei paletti che privilegi il merito e la qualità dei servizi e ciò non solo per evitare che i PAES vengano bocciati ma per far si che si possa scongiurare il disimpegno automatico delle le somme oltre alla perdita dell’opportunità per i Comuni Isolani di dotarsi di uno strumento così importante per la sostenibilità urbana.