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Catania. XXI edizione Premio Internazionale Antonietta Labisi

Premio Labisi DelegazioniCatania. Sono l’inno nazionale dell’Italia e dell’Ucraina a suggellare un ideale, quanto prossimo, gemellaggio tra due nazioni così lontane eppure affini. Poi è il ricordo in video e musica di Antonietta Labisi, fondatrice dell’Istituto Medico Psicopedagogico Lucia Mangano di Sant’Agata Li Battiati, che ripercorre le tappe più significative di una vita dedicata agli altri, a commuovere il pubblico della XXI edizione del Premio Internazionale Antonietta Labisi.
Sul palcoscenico a bordo piscina dell’Hotel Nettuno di Catania, Nino Graziano Luca e Maria Monsè a condurre una serata all’insegna dell’eleganza e della professionalità. Premiati infatti undici personalità ed organismi, nazionali ed internazionali, distintisi nel campo sociale, della ricerca, della scienza e della cultura.
A partire da Telethon, la fondazione nata in Italia nel 1989 per finanziare e promuovere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche, malattie rare e trascurate dai grandi investimenti pubblici e privati. A ritirare il premio consegnato dal prof. Renato Bernardini, ordinario di Farmacologia presso l’Università degli Studi di Catania, il dott. Maurizio Gibilaro, coordinatore di Telethon Catania. Gibilaro ha parlato dell’ormai storica maratona televisiva, e dei traguardi raggiunti dalla prima edizione della “Passeggiata per la vita”, lo scorso 3 maggio, che ha registrato a Catania 9 mila iscritti e raccolto 45 mila euro, contribuendo così alla cura definitiva di ben 26 malattie genetiche.
Il premio per il cinema è andato invece a Gianfranco Bernabei, regista e documentarista, che con il siciliano Enzo Maiorca ha quasi vissuto in simbiosi per realizzare lavori indimenticabili proprio in Sicilia. A consegnare la targa d’argento un altro regista italiano, Antonio Baiocco. Per il giornalismo arriva Cinzia Fiorato, mezzobusto del Tg1 ma anche firma di cronaca nera, reportage internazionali e numerosi rotocalchi di approfondimento. Il dott. Domenico De Michele, Comandate Generale di tutte le capitanerie di porto della Sicilia, che ha anche posto l’attenzione sulla delicata situazione degli sbarchi sulla nostra isola, consegna il premio.
Ospite d’onore S.E. Yevhen Perelygin, ambasciatore dell’Ucraina in Italia, destinatario del premio per i rapporti diplomatici, consegnato dal dott. Giovanni Tinebra, Procuratore Generale della Repubblica di Catania. L’ambasciatore ha spiegato così i motivi della sua visita in Sicilia: “Il mio obiettivo è trovare nuovi strumenti per aumentare la cooperazione tra Ucraina e Italia a livello regionale”, e ha raccontato a questo scopo di aver incontrato il vice sindaco di Catania, il prefetto e il presidente della Regione, per consolidare con la nostra terra una cooperazione di tipo economico e culturale. Una targa per il sociale è andata alla scrittrice Elisa D’Ospina, top model per taglie forti, autrice del libro “Una vita tutta curve”, lei che ogni giorno si spende per dare un messaggio a tutte quelle ragazze che della magrezza fanno un’ossessione, al punto da diventare malattia: “La bellezza è una questione di testa, non di taglia”, dice mentre ritira il premio consegnato dal dott. Salvo Labisi, coordinatore generale del comitato Associazione Internazionale Antonietta Labisi. Ad Attilio Cavallaro, presidente del Comitato Antimafia “Rosario Livatino e Antonino Saetta”, il premio per il sociale “Lotta alla criminalità organizzata”, lui che da anni s’impegna per la legalità. Ha regalato al pubblico il suo personale ricordo di Livatino e Saetta, le cui storie, spiega, sono servite a creare oggi siciliani migliori: “Magistratura e forze dell’ordine adesso non sono più sole”. A conferirgli il riconoscimento, il dott. Domenico Platania, Sostituto Procuratore Generale presso la Repubblica di Catania.
Targa d’argento per la scienza al Generale Albert Ignatenko, docente di tecnologia Psico-informazionale all’Università Internazionale di Studi Fondamentali dell’Ucraina. La stampa internazionale definisce “l’uomo del futuro” questo studioso che coniuga psicologia e tecnologia al fine di garantire alla popolazione di tutto il mondo salute e giovinezza fino a 200 anni. A consegnare il premio, l’Ammiraglio Gaetano Paolo Russotto, già Presidente Gieie Mare Nostrum.
Comandante Generale RIS, esperto in casi di cronaca nera per diverse trasmissioni di Mediaset, dal 2010 conduttore del programma televisivo “L’altra metà del crimine” in onda su LA7d, nonché autore di varie pubblicazioni, in alcune delle quali vengono illustrati nuovi mezzi di indagine scientifica, Luciano Garofano riceve il premio alla carriera, riconoscendo i meriti delle indagini scientifiche che hanno condotto di recente all’individuazione del presunto assassino di Yara Gambirasio, caso di cronaca che da ormai tre anni appassiona e commuove il pubblico. A consegnare il riconoscimento il prof. Salvatore Ranno, già direttore della Cattedra di Urologia dell’Università di Catania.
Alla prof.ssa Stefania Sofra, docente di Egittologia all’Università La Sapienza di Roma, il premio alla cultura per gli studi dedicati all’Egitto, consegnato dal Colonnello Giuseppe Pisano, vice Comandate Generale Scico Guardia di Finanza : “Il merito – dice Sofra – non è mio, ma dell’Egitto che con la sua storia affascinante fa venire voglia di studiare”, e racconta in anteprima di un progetto sul quale sta lavorando in sinergia con amministrazione catanese, che legherà Catania all’Egitto.
Protagonisti del rash finale il giornalista Franco Iacch premiato dall’avv. Carola Parano, docente di Diritto Sanitario presso l’Università degli Studi San Raffaele di Roma, per la cronaca internazionale, l’informazione sul mondo della Difesa e sui teatri di guerra, e Rocco Raffaele, già direttore della Clinica Neurologica II dell’Università degli Studi di Catania, al quale è stato conferito il premio per la neurologia dal prof. Francesco Patti, anche lui neurologo.
Non sono mancati i momenti di spettacolo all’interno della serata, con la musica dei Violinisti in jeans e le esibizioni del soprano Gonca e del tenore Filippo Micale, e di solidarietà, con la presenza di Giovanni Calì, presidente dell’Ass. “Sapere per guidare”, e del suo testimonial Bruno Torrisi, che grazie all’evento “Gol del cuore”, e al contributo dell’avv. Corrado Labisi, che ha sposato la causa benefica, hanno raccolto oltre 5 mila euro destinati alla campagna per la sicurezza stradale.
Poi l’avv. Corrado Labisi, ideatore del premio e presidente dell’Associazione Internazionale Antonietta Labisi, ha ringraziato tutti e chiamato sul palco le delegazioni di Georgia, Romania, Polonia e Ucraina, da adesso nuove compagini dell’Associazione.

Simona Pulvirenti

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