L’analisi delle immagini registrate dalle telecamere poste sul Pizzo sopra la Fossa e a quota 400 ha consentito di caratterizzare l’attività eruttiva dello Stromboli.
L’attività esplosiva è stata in prevalenza prodotta da 2 (due) bocche eruttive localizzate nell’area craterica Nord e da 4 (quattro) bocche eruttive localizzate nell’area craterica Sud. Tutte le bocche sono poste all’interno della depressione che occupa la terrazza craterica
Nei giorni 29 e 30 giugno sono stati osservati tre flussi lavici emessi dalla bocca più meridionale e dal conetto prospiciente la Sciara del Fuoco.
Check Also
Dopo 500 anni torna il castoro in Italia
Uno studio congiunto dell’Università Statale di Milano e dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del …