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Caltagirone ricorda i propri figli illustri: ieri solenne commemorazione del centenario della morte di Giorgio Arcoleo

G.ArcoleoLunedì 7 luglio il Consiglio e l’Amministrazione Comunale di Caltagirone hanno commemorato, in occasione del centenario della scomparsa, la figura di uno dei figli più illustri della città: Giorgio Arcoleo, grande costituzionalista e letterato che nacque a Caltagirone il 15 agosto 1850, fu per più legislature eletto deputato nel collegio di Caltagirone, sottosegretario di Stato durante i governi Di Rudinì e, dal 1902, senatore del Regno d’Italia su nomina del re Vittorio Emanuele III. All’iniziativa ha concorso il direttore della biblioteca comunale Vincenzo Nicoletti.
Nel pomeriggio si è svolta una sobria cerimonia con posa di fiori in Largo San Giorgio, nell’edificio in cui nacque l’illustre giurista e politico.
E’ seguita, come di consueto nell’aula “Luigi Sturzo”, una seduta straordinaria di Consiglio comunale (i consiglieri hanno rinunciato al gettone di presenza), caratterizzata dall’apertura del sindaco Nicola Bonanno (“Uomo che rappresentò al massimo livello le aspirazioni unitarie presenti nella nostra città durante la seconda metà dell’Ottocento”), da una prolusione del prof. Giacomo Pace Gravina, dell’Università di Messina (“Fu figlio di ciabattino e il suo grande esempio sia da monito per tanti giovani. Arcoleo, sostenitore della necessità di un incontro della politica con la cultura tecnico – giuridica, fu un formidabile interprete del suo tempo”) e dagli interventi del prof. Guido Nicastro (su Arcoleo come letterato), del deputato regionale Gino Ioppolo (sull’attualità del contributo di Arcoleo, in particolare sul tema della riforma del Senato) e dell’on. Giacomo Garra (su alcuni aspetti di cronaca, anche locale, del tempo).
Dai banchi del Consiglio si sono soffermati su Arcoleo Gemma Marino (“Le sue sono orme da seguire”), Filippo Pozzo (“Storia maestra per il futuro”), Sergio Domenica (Conoscenza del passato importante per il domani”), Roberto Gravina (sul “costituzionalismo siciliano” di cui fu interprete Arcoleo), Fortunato Parisi (“Si istituisca borsa di studio in memoria degli uomini illustri”) e Francesco Incarbone (“Apporto culturale e giuridico di grande attualità”).
In apertura di lavori, era stato osservato un minuto di silenzio in ricordo di una calatina prematuramente scomparsa: Nicoletta Scarcella.
Notevoli e qualificati contributi – commenta il presidente Luigi Giuliano – hanno dato lustro a una seduta con cui il Consiglio ha reso doveroso omaggio a un figlio illustre di Caltagirone”.

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