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Distretto della Pesca di Mazara del Vallo, ritorna Blu Sea Land, l’ Expo dei distretti agroalimentari del Mediterraneo

distretto pesca mazara del valloLa prossima edizione di Blue Sea Land si terrà dal 9 al 12 ottobre tra Palermo, Gibellina, Marsala e Mazara del Vallo. La manifestazione rappresenta l’Expo dei Distretti e delle eccellenze agroalimentari e vedrà la partecipazione di ben trenta Paesi del Mediterraneo, Africa e Medio Oriente allargato.
Intanto la Regione Sicilia lavora alla messa a punto del cluster Bio Mediterraneo, come ha spiegato l’ assessore regionale alle Politiche Agricole: “Il nuovo ingresso sulla scena di Expo 2015 del Commissario Cantone costituisce per noi ulteriore garanzia per poter partecipare ad Expo 2015 da protagonisti – ha affermato Paolo Ezechia Reale alla presentazione dei dati dell’ Osservatorio per il Mediterraneo sulla Pesca in Sicilia. Il comparto della Pesca siciliana, sino ad oggi trascurata dalla politica, starà dentro al cluster Bio Mediterraneo. La regione Sicilia ha già firmato un contratto con la società Expo a fronte di un bando pubblico. Resteremo in Expo protagonisti e nono comprimari, ha concluso l’ assessore“.
Ad ottobre a Mazara un centinaio di buyers nazionali ed internazionali daranno vita a degli incontri B2B rafforzando il partenariato internazionale stabilito dal Distretto della Pesca negli ultimi anni. “Credo sia utile lavorare con i nuovi attori rivieraschi alla costruzione di una Macroregione del Mediterraneo ispirato alla Blu economy- ha spiegato Giovanni Tumbiolo presidente del Distretto per la Pesca di Mazara del Vallo durante la recente visita in Sicilia del ministro per la pesca dell’ Angola. Fatalmente la sponda Sud sarà la vera protagonista della Regione Mediterranea, anche se il governo siciliano da oltre 10 anni ha sottovalutato ed abbandonato il settore. Il modello che noi abbiamo proposto n e riproporremo è quello della creazione di un Distretto Mediterraneo. La sperimentazione sul campo per le filiere agroalimentari e pesca è stata fatta sino ora attraverso il prototipo del Distretto Produttivo della Pesca e dell’Osservatorio del Mediterraneo, ove si assiste ad una virtuosa collaborazione fra soggetti fra di loro assai diversi: imprese, istituzioni pubbliche e private, enti di ricerca, banche, scuole, università al fine di costruire un modello di sviluppo sostenibile, responsabile, duraturo, condiviso ed orientato all’innovazione, al trasferimento tecnologico ed all’internazionalizzazione”.
E’ utile ricordare che Distretto e Osservatorio per il Mediterraneo, che ha presentato i dati della Pesca in Sicilia in questi giorni, sono stati intercettati da organismi delle Nazioni Unite: U.N.D.P e Unifil in Libano (area difficile del pianeta) per realizzare un piccolo ma importante progetto nel porto di pescatori di Naqoura, al confine fra Libano ed Israele, in un territorio controllato da Hezbollah e caratterizzato da una consistente presenza di profughi palestinesi, nel tentativo di sviluppare le attività economiche per fare “arretrare” quelle militari. Lì nascerà un piccolo distretto della pesca simile a quello siciliano; così come è stato fatto a Bizerta in Tunisia, ad Alessandria in Egitto, così come è stato progettato a Shinas in Oman e a Bengasi in Libia. Ma perfino il governo dell’ Oman guarda alla Blu Economy in corso di sperimentazione a Mazara del vallo in Sicilia.

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