L’associazione culturale artistica “Cantieri della fantasia” è lieta di presentare, la mostra collettiva, come logica conclusione di un percorso laboratoriale che ha coinvolto grandi e piccoli in un atmosfera di assoluta creatività: un gruppo di nuovi artisti (bambini, adolescenti ed adulti) che hanno partecipato al laboratorio d’arte “La fabbrica delle forme” svoltosi nel mese di Luglio. Arte e riciclo è stato il tema dell’esperienza svolta
Ciascun artista ha creato infatti un’opera in cartapesta e seguendo un orientamento comune è riuscito a realizzare degli elaborati artistici inediti e rigorosamente personalizzati.
Carta, cartone, carta da giornale, vecchia carta da fotocopia insieme a colla e colori sono stati i materiali di scarto con cui loro si sono confrontati.
Il rifiuto in questo modo è stato visto, praticando l’esperienza artistica, come una risorsa preziosa.
Fare arte è stata, dunque, un’esperienza creativa ma anche un momento di riflessione nei confronti dell’ambiente.
Il percorso artistico è stato condotto dall’Arch. Linda Saporito e dall’artista Teresa Lonobile che hanno guidato i partecipanti alla sperimentazione di forme e colori.
Il laboratorio infatti si è posto come obiettivo lo sviluppo della creatività , della conoscenza e della sperimentazione artistica .
E’stato un luogo privilegiato del fare per capire e dove e si costruisce il sapere.
E´ stato anche un luogo di incontro educativo, formazione e collaborazione, uno spazio dove sviluppare la capacità di osservare con gli occhi e con le mani per imparare a guardare la realtà con tutti i sensi e conoscere di più, dove stimolare la creatività e il “pensiero progettuale creativo”
E’ stato un corso intensivo, di soli n. 4 incontri di 2 ore e 30minuti ciascuno dove ogni artista ha maturato la propria esperienza artistica in armonia e in competizione costruttiva
Obiettivi
“La fabbrica delle forme “è stato un percorso finalizzato alla costruzione di sculture utilizzando il cartone e altri materiali di riciclo. Il laboratorio ha messo in evidenza il problema ambientale , proponendo il rifiuto (carta, cartone) come risorsa e ha seguito contemporaneamente il metodo Bruno Munari sulla creatività :sperimentare, cercare e scoprire da soli, in modo autonomo; un metodo “in progress”, perchè ha voluto lasciare ampio spazio all’azione creativa.
Insegnare ai ragazzi ed adulti come si osserva e si costruisce un’opera.
L’arte visiva non va raccontata a parole, va sperimentata: le parole si dimenticano, l’esperienza no.
Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco, soleva ripetere l’artista, citando un antico proverbio cinese.
Nel Laboratorio “La fabbrica delle forme “, è stato sperimentato il passaggio dall’opera bidimensionale (disegno) a quella tridimensionale (scultura), sono state scoperte le qualità diverse dei materiali e le caratteristiche degli strumenti al fine di acquisire maggiore spirito critico e sensibilità nei confronti dell’arte.
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