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Palermo. Stagione sinfonica 2015 del Teatro Massimo

palermo teatro massimo“Con la presentazione della Stagione sinfonica 2015 – afferma il sovrintendente Francesco Giambrone – si completa la programmazione istituzionale del Teatro Massimo per il prossimo anno. Pagine meno frequenti e assai note, prime assolute e la presenza di solisti di rilevo accanto all’Orchestra (con le prime parti in ruoli solistici) e al Coro del Massimo caratterizzano il programma con non pochi spunti di riflessione e curiosità. La nuova Stagione si snoda quindi lungo tutto l’anno con momenti di più intensa attività nel mese di marzo, costituendo nuove occasioni per il pubblico di frequentare il più importante teatro della città grazie anche a una rinnovata politica dei prezzi di biglietti e abbonamenti, finalizzata ad ampliare la partecipazione e che sarà ancora più evidente nel 2016. Ulteriore esempio di questo cammino verso una maggiore accessibilità agli spettacoli è la nuova card Under30 dedicata ai più giovani e che permetterà una presenza significativa di nuovo pubblico alle iniziative del Teatro”.
“La Stagione sinfonica 2015 – precisa il direttore artistico Oscar Pizzo – segue una formula innovativa. Per la composizione di programmi e interpreti, gli 11 concerti si sviluppano infatti seguendo tre linee fondamentali: l’interazione di linguaggi diversi, un ciclo inedito dedicato a Beethoven e i grandi capolavori. La scelta degli interpreti, soprattutto per il ciclo Beethoven, si è rivolta verso nuove generazioni di interpreti che stanno emergendo nel panorama internazionale, in particolare i direttori d’orchestra che affiancheranno i pianisti, a loro volta apprezzati ospiti delle più importanti stagioni europee. Al nostro direttore musicale Gabriele Ferro sono stati riservati due tra gli appuntamenti più prestigiosi: la Terza Sinfonia di Mahler e il progetto Perdersi… Ritrovarsi”.
La serata inaugurale della Stagione (sabato 7 febbraio, ore 20:30) è costituita da una prima assoluta, commissionata dal Teatro Massimo: Il quadro nero ovvero La Vucciria, il grande silenzio palermitano, opera per musica e film di Roberto Andò e Marco Betta una rilettura sonora del celebre quadro di Renato Guttuso su testi Andrea Camilleri, in cui musica e parole convivono con le immagini di un film interpretato da Francesco Scianna e Giulia Andò; sul podio dell’Orchestra del Massimo Tonino Battista e anche il Coro diretto da Piero Monti.
Con il secondo appuntamento (giovedì 5 marzo, ore 20:30) si apre un mese di concerti molto intenso e soprattutto il ciclo dedicato a Beethoven e ai suoi concerti per pianoforte con il n. 1 op. 15 affidato a un celebre interprete come Barry Douglas; il programma – diretto da Maxim Pascal – si completa con Fliesse, Wonnezahre, Fliesse Aria per l’incoronazione dell’Imperatore Leopoldo II WoO 88 (in prima esecuzione al Teatro Massimo) e la più nota Sinfonia n. 3 op. 55 “Eroica”.
Si prosegue con i concerti beethoveniani n. 2 op. 19 e n. 3 op. 37 (giovedì 12 marzo ore 20:30) con il noto pianista francese François-Frédéric Guy e Sebastian Lang-Lessing sul podio; il programma prevede anche il “Largo” dal Concerto per oboe e orchestra H. 12 e la Romanza per violino e orchestra op. 50, affidati nei ruoli solistici rispettivamente a Pier Ugo Franchin e Silviu Dima, primi strumenti dell’Orchestra del Massimo.
Quindi il direttore musicale Gabriele Ferro salirà sul podio per una delle più amate pagine sinfonico-corali del Novecento (seppur completata nel 1896, fu eseguita la prima volta nel 1902), la Terza Sinfonia di Gustav Mahler (giovedì 19 marzo, ore 20:30) con la partecipazione del mezzosoprano palermitano Marianna Pizzolato affermata internazionalmente in un vasto repertorio che spazia dal Barocco al Romanticismo, il Coro femminile e il Coro di voci bianche del Massimo.
Si torna al ciclo beethoveniano (martedì 24 marzo, ore 20:30) con il Concerto n. 4 op. 58 eseguito da Benedetto Lupo e la direzione di Nicholas Collon impegnato anche nell’ouverture König Stephan op. 117 (prima esecuzione al Teatro Massimo) e nella Sinfonia n. 6 op. 92 “Pastorale”.
Ancora Beethoven (sabato 28 marzo, ore 20:30) con il debutto a Palermo del francese Jean-Efflam Bavouzet, pianista fra i più interessanti della scena internazionale odierna – recente vincitore del Gramophone Classical Music Award – impegnato nel Concerto n. 5 op. 73 “Imperatore”, il direttore sarà Daniel Cohen. Il programma prevede anche la cantata Meeresstille und glückliche Fahrt per coro e orchestra op. 112 (prima esecuzione al Teatro Massimo) e la Sinfonia n. 5 op. 67.
Ultimo appuntamento con Beethoven (giovedì 2 aprile, ore 20:30) per il meno frequente Concerto in Re maggiore op. 61a (prima esecuzione al Teatro Massimo), trascrizione d’autore del Concerto per violino, affidato all’italiano Roberto Prosseda con Aziz Shokhakimov sul podio per la Romanza cantabile per flauto, fagotto, pianoforte e orchestra H 13 (prima esecuzione al Teatro Massimo) con Giuseppe Davì (primo fagotto dell’Orchestra del Massimo) e la Sinfonia n.4 op. 60.
Torna sul podio del Massimo Stefano Montanari (domenica 3 maggio, ore 17:30) con un programma dedicato a pagine di Mozart e Mendelssohn. Del Salisburghese si ascolteranno il Concerto per flauto e arpa K. 299 (Rosolino Bisconti e Francesca Luppino solisti, primi strumenti dell’Orchestra del Massimo) e la Sinfonia n. 35 K. 385 “Haffner”; mentre di Mendelssohn la rara Ouverture op. 27 Meeresstille und glückliche Fahrt e il celebre Concerto per violino e orchestra op. 64 interpretato dallo stesso Montanari.
Secondo capolavoro del repertorio sinfonico-corale, sempre molto atteso, il Requiem di Giuseppe Verdi (giovedì 4 giugno, ore 20:30) affidato alla bacchetta di Roberto Abbado e con un quartetto di eccellenti solisti: il soprano Maria Agresta, il mezzosoprano Ekaterina Semenchuk, il tenore Giorgio Berrugi e il basso Michele Pertusi.
Dopo l’estate (sabato 3 ottobre, ore 20:30), si riprende con un concerto dominato dall’idea di oriente nella musica dei compositori russi: Günter Neuhold dirige l’Ouverture dall’opera Una sposa per lo Zar, la suite sinfonica Shéhérazade di Nicolaj Rimskij-Korsakov e le Danze polovesiane dall’opera Il Principe Igor di Aleksandr Borodin.
Per l’ultimo appuntamento “Perdersi… Ritrovarsi” (sabato 21 novembre, ore 20:30) torna sul podio il direttore musicale Gabriele Ferro con un programma inedito nel suo genere: le pagine scelte di Stockhausen (“Trans”) e Wagner (“Preludio” e “Incantesimo del venerdì santo” dall’opera Parsifal) – compositori legati a Palermo – hanno infatti una radice comune nel tema universale del ritorno alla vita e trovano un punto di incontro nel canto tantrico del Libro tibetano dei morti, testo sacro della religione tibetana che sarà cantato da un ospite internazionale, il cantore del Venerabile Dalai Lama.
Da venerdì 14 novembre, in occasione dell’anteprima giovani “TcomeTosca” organizzata in collaborazione con l’Associazione Giovani per il Teatro Massimo, verrà presentata e messa in vendita la nuova Card “Under30” pensata dal Teatro Massimo per i giovani sotto i 30 anni e che darà la possibilità di acquistare biglietti di opere, balletti e concerti a tariffe speciali. Inoltre i titolari avranno diritto a una serie di facilitazioni e sconti presso negozi e realtà convenzionate.

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