Enna. E’ chiusa da mezzo secolo la chiesa di Santa Teresa del Bambino Gesù sita nel tratto di via Roma tra la Balata e S. Tommaso. In tutti questi anni la sua grande porta è stata aperta solo in rare occasioni. Qualche tempo fa, ad iniziativa di una associazione locale, è stato possibile accedere all’interno della chiesa in occasione di una visita guidata. Dopo il crollo parziale del pavimento, seguito dalla caduta di alcuni tratti di cornici in gesso e vari altri dissesti, la chiesa è ritornata ad essere preclusa a devoti e turisti. Lo scorso mese di ottobre un gruppo di cittadini si sono attivati per segnalarla al FAI (Fondo Ambiente Italiano), votandola nelle giornate del censimento denominato “Luogo del cuore”, perché ritenuta un “bene monumentale da amare e da salvare”. Le vicende della chiesetta – un oratorio con cripta ad aula, edificata nella seconda metà del Seicento ed ultimata nel 1710 – sono legate alla Compagnia del Carmelo nata nel 1644 quando il reverendo padre Don Cristoforo Aquaviva, dietro licenza del Vescovo di Catania, concesse la chiesa di S. Lucia (allora sita dov’è adesso piazza Bovio), demolita negli anni ’30, a Giuliano Russello in qualità di governatore della Congregazione. La Compagnia fu quindi lì ospitata sino al 1651, anno in cui il governatore Matteo Falcone e il consigliere Mario Virlinzi iniziarono la costruzione della nuova chiesa, chiamata appunto del Carmelo, poi dedicata a Santa Teresa. La compagnia, sciolta nel 1866 a causa del clima risorgimentale unitario anticlericale, fu ricostituita nel 1937 sotto l’egida del parroco di San Tommaso, Mons. Giuseppe Termini, che nominò Rettore Giuseppe Fiorenza, divenuto fiduciario della chiesa sino al 1964, anno della sua morte. Da allora la storia di questo edificio sacro si è fermata. I dati definitivi del censimento del FAI, conclusosi il 30 novembre scorso, saranno resi noti a gennaio del prossimo anno. Sono circa venti i “luoghi del cuore” segnalati nella nostra provincia. La Chiesa di Santa Teresa ha raccolto 25 voti, contro le 28 segnalazioni per l’“Area Sacra di Cerere”, sponsorizzata dal Gruppo FAI di Enna, presieduto da Nietta Bruno. Più distanziati il Lago di Pergusa, la Grotta dei Santi e la Torre di Federico. Interessante quest’anno la performance del Castello Barresi di Pietraperzia che ha avuto 3062 voti, classificandosi al 52° posto. In Sicilia il più votato è stato il Castello di Alcamo con 46362 voti. Il Censimento del FAI, giunto alla VII edizione, ha raccolto più di un milione di segnalazioni per 31.186 “luoghi del cuore” sparsi in tutta Italia.
Salvatore Presti
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