25 Aprile

“Sono partigiano perciò odio chi non parteggia” Antonio Gramsci, scritti giovanili.
Da racconti partigiani: Dina la partigiana in bicicletta.
“Il pane non era pane normale, era pane autarchico. C’era la tessera. Mio papà è stato pestato perché aveva difeso un antifascista, uno diventava antifascista per quello che vedeva. Io non odiavo il mio nemico forse lui aveva qualcosa che avrebbe potuto unirci, la vita stessa. Io amavo la vita, mi piaceva per ciò sono diventata partigiana. Ero e sono una donna e anche se mi dicevano non ti interessare di politica che è cosa di uomini io non volevo, non potevo sentirmi esclusa. Era la mia vita, il mio futuro. 105 kilometri in bicicletta facevo per portare il mangiare ai partigiani in montagna… hanno bruciato le case, hanno violentato, hanno fatto cose orribili”.
La Resistenza italiana o Secondo Risorgimento, inizia dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 e termina nei primi giorni del maggio 1945. Il 25 aprile 1945 fa riferimento alla data dell’appello diramato dal CLNAI per l’insurrezione armata della città di Milano.
La lotta di liberazione fu un insurrezione popolare spontanea e fu anche guerra civile tra antifascisti e fascisti, tra genti libere e servi del potere. Fu guerra di classe con aspettative rivoluzionarie . Il movimento della Resistenza fu caratterizzato in Italia dall’impegno unitario di molteplici e talora opposti orientamenti politici: comunisti, azionisti, monarchici, socialisti, cattolici, liberali, repubblicani, anarchici, in maggioranza riuniti nel Comitato di Liberazione Nazionale che avrebbero più tardi costituito i primi governi del dopoguerra. Nella Resistenza c’è l’ origine stessa della Repubblica Italiana: l’Assemblea Costituente fu in massima parte composta da esponenti dei partiti che avevano dato vita al CLN, i quali scrissero la Costituzione fondandola sulla sintesi tra le rispettive tradizioni politiche ed ispirandola ai princìpi della democrazia e dell’antifascismo. 25 Aprile 1945 sempre! Perché resistere, resistere, resistere si deve!


a cura di Gabriella Grasso
vignetta di Alex Di Venti