Primo Maggio 2015 dai tacchi dell’Expo agli anfibi dei No Expo, due facce per un solo paese. L’Italia di Farinetti ottimista e propositiva e quella di Klodian Elezi 21 anni nato in Albania e morto in Italia, cadendo da un ponteggio mentre lavorava per Expo, ma era solo un albanese. L’Italia che nutre i ricchi con il biologico e ammazza i poveri con il cancerogeno. L’Italia che riabilita le forze d’assalto offrendoli ai media in versione soft: martiri della nevrosi urbana e dell’inadeguatezza sociale. Dopo la sentenza di Strasburgo, sulle torture alla Diaz, i bravi servitori dello stato sono apparsi aureola muniti.
C’è da capirli poverini, ma si rifaranno. L’Italia che crea lavoro per decreto e che segna una disoccupazione giovanile vergognosa. L’Italia che ruba ai pensionati e che non sa come restituire il maltolto. L’Italia dei contadini a cui dell’Expo non importa un fico secco e dei pescatori che tirano su sardine e pezzi d’uomo, le prime facoltative e poco probabili e i secondi certi e ineluttabili. L’Italia dei disoccupati cronici e dei finta partita Iva. l’Italia degli statali e degli intoccabili e l’Italia dei moderni schiavi, senza sussidi né cassa integrazione né niente. L’Italia dello sciopero degli insegnanti vs le mamme lavoratrici a nero. L’Italia della guerra fra poveri insomma in cui ci si guarda in cagnesco l’un l’altro per difendere il proprio osso mal spolpato, però ora che è cominciato Expo tutto cambierà: la gioia ci pervaderà e la speranza tornerà a riempire i nostri deschi e gufo chi non ci crede.
Intanto i bianconeri vincono il quarto scudetto consecutivo e 33° scudetto (hashtag “#4Ju33”)!
Gabriella Grasso
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