Fuga dall’Ente Parco Floristella
La scure della spending review sulle Istituzioni del policentrismo esasperato proliferato negli ultimi venti anni sembra non risparmiare nessuno. Gli Enti locali sono chiamati a razionalizzare la rispettiva partecipazione in società, enti e consorzi secondo il parametro della inerenza con le proprie attività istituzionali. E’ la volta dell’Ente Parco Floristella. Ne parliamo con Massimo Greco.
I Comuni di Aidone, Piazza Armerina, Enna e Valguarnera stanno deliberando l’abbandono di questo importante Ente Parco nato nel ’91.
Rientra nella discrezionalità dei Comuni e della ex Provincia regionale di Enna decidere di mantenere la partecipazione anche in questo Ente. Poiché l’Ente Parco Floristella promuove servizi d’interesse generale la partecipazione dell’Ente locale non è preclusa dalla legge, attesa l’assenza totale d’ingerenza sul mercato concorrenziale dei servizi pubblici locali, ma va adeguatamente motivata in sede di redazione del piano di razionalizzazione delle partecipate.
Quale organo dell’Ente locale è competente a prendere la decisione in ordine al mantenimento o alla fuoriuscita dall’Ente Parco?
La competenza è dell’organo d’indirizzo politico per due motivi: a) perché la scelta di contribuire ad assicurare congiuntamente ad altri Enti un servizio d’interesse generale appartiene all’organo consiliare; b) perché la razionalizzazione delle partecipate viene approvato attraverso un atto di programmazione tecnica e finanziaria di competenza consiliare.
Ma il Commissario straordinario dell’Ente Parco nominato dalla Regione sostiene che la partecipazione degli Enti locali è obbligatoria perché prevista espressamente dalla legge istitutiva dell’Ente stesso…
Sì è vero, il legislatore ha utilizzato l’infelice formula della partecipazione di alcuni Enti locali espressamente individuati a fianco della Regione, tuttavia, e senza alcuna necessità di ricorrere ad un’interpretazione costituzionalmente orientata della legge regionale istitutiva ovvero ad un’indagine degli indicatori sintomatici della natura giuridica dell’Ente, escluderei l’ipotesi della partecipazione obbligatoria per il semplice e troncante fatto che la Regione annovera da sempre l’Ente Parco Floristella tra i propri enti strumentali.
…..eppure il Commissario straordinario è pronto a ricorrere al TAR avverso le delibere di fuoriuscita dei Comuni…
Il Commissario, che peraltro appartiene all’organico dell’Amministrazione regionale, potrebbe formalizzare uno specifico quesito all’Ufficio legislativo e legale della Regione prima di avviare un contenzioso che potrebbe essere inutilmente dispendioso per l’erario.
Quindi l’Ente Parco potrebbe vivere comunque anche in assenza delle partecipazioni degli Enti locali?
Assolutamente sì, non vi è alcuna difficoltà di natura giuridica in questo senso. Sarà la Regione, nel contesto della propria programmazione strategica degli enti strumentali decidere il futuro dell’Ente Parco Floristella.