Di colpo vidi il freddo cielo delizia della cornacchia
simile a ghiaccio ardente e perciò ancora più ghiaccio,
e subito cuore e fantasia furono spinti a tale frenesia
che ogni pensiero occasionale svanì, lasciando solo ricordi,
solitamente estranei al caldo sangue giovanile,
di un amore contrastato tanto tempo prima;
e mi accollai tutta la colpa, oltre ogni senso e ragione,
fino a piangere e a tremare e a dondolare
crivellato dalla luce. Ahimè, quando lo spirito
comincia ad animare, finita la confusione del letto di morte,
viene mandato nudo per le strade, come dicono i libri,
colpito come castigo dall’ingiustizia dei cieli?
William Butler Yeats
rubrica a cura di Dina La Greca
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