Festa dei nonni

Il 2 di ottobre è la festa dei nonni. I nonni-angeli custodi dell’infanzia. L’idea di un giorno nazionale da dedicare ai nonni è venuta per prima ad una casalinga del West Virginia, Marian Mc Quade. La signora Mc Quade, mamma di 15 figli e nonna di 40 nipoti,
iniziò la campagna nel 1970 e solo nel 1978 vide realizzato il suo sogno grazie al presidente Carter che proclamò il Grandparents Day.
Promotore della festa dei nonni, da un decennio in Europa, è soprattutto l’Ufficio Olandese dei Fiori che ogni anno, organizza iniziative ed eventi per celebrare il legame unico e prezioso tra nonni e nipoti. In Italia la festa dei nonni coincide con la festa degli Angeli e cade il 2 di ottobre.
Nel 2005 il Parlamento ha ufficializzato la festa e ha sancito l’insostituibile ruolo dei detentori di pensione, saggezza e bacini a pagamento.
Nell’Italia che non figlia avere un nipotino è diventata cosa preziosa. Al sud rara. I giovani del sud infatti migrano altrove e altrove prolificano oppure disoccupati e separati ai nonni ricorrono per campare l’erede unico. Il mercato del lavoro, specie al femminile, da noi latita e così pure la copertura degli asili nido e difatti nel raro caso di occupazione materna sono i nonni il solo welfare della prima infanzia. Pure della seconda e assai spesso della terza, molti universitari infatti ricorrono ai nonni per affrontare le spese accademiche. Il conflitto fra genitori e nonni: presenti e invadenti, irrispettosi qualche volta dei loro limiti e pronti, troppo spesso, a invadere quelli genitoriali, risente certamente della grave crisi occupazionale e però questo è.
Si faccia per tanto buon viso a cattivo gioco e ci si rassegni pensando ai nostri di nipoti. Noi quarantenni avremo la fortuna di avere dei nipotini da coccolare, che ci facciano gli auguri per la festa dei nonni?
Mah! Mala tempora currunt e dire che la Lorenzin ci ha pure provato.