Charlie Gard. Un senso

Nazisti sono stati definiti i medici e i giudici coinvolti nel caso di Charlie Gard. Nazisti e assassini. Eutanasia, eugenetica e sospensione della terapia sono stati gli # più cliccati e Trump per non la sbagliare ha twittato: “ghe pensi mi” mentre sganciava tomhawk sui civili. Troppo da dire, troppi post, troppe news, troppe pose; sul palcoscenico di facebook i maitre à penser stavolta hanno giustiziato Charlie Gard, in nome della sacralità della vita, a prescindere dalla vita. Il bambino è supportato massivamente: macchine sofisticate e cure intensive, da tempo, lo mantengono in vita artificialmente, facendolo respirare e facendogli assorbire le sostanze nutritive. Charlie non vede, non sente, non può emettere rumori, non riesce a muoversi e senza quelle macchine morirebbe.
“Tenere un bimbo intubato per un mese significa arrecare dei grossi danni alla trachea, significa causargli infezioni severe e letali, significa tenerlo sedato in una condizione di grande sofferenza (provate a pensare cosa vuole dire avere un tubo in gola, che passa per le corde vocali, dover essere aspirato in trachea ogni 2 ore, senza poter deglutire e così via… su questo mi dispiace ma l’immaginazione non arriva mai a toccare la crudezza della realtà, quindi se non siete convinti vi invito a fare un giretto in una rianimazione pediatrica)” scrive su Vita Alessandra Rigoli, dottoressa cattolica che ha seguito due bambini con la stessa patologia di Charlie. “Protrarre questi trattamenti non ha alcuno scopo, significa solo procrastinare un decesso inevitabile e facendo soffrire senza alcuno scopo, prolungare una vita naturalmente destinata a spegnersi attraverso atti medici estremamente invasivi e dolorosi”. Basta questo per rimettere in discussione la mia VERITA’? Sospendere l’inefficacia di trattamenti dolorosi e inutili vuol dire praticare l’eutanasia in nome dell’eugenetica nazista? O significa solo giocare a fare Dio? Decidendo per gli altri cosa è bene e cosa è male o come bisogna vivere e come bisogna morire? Meno male che Dio ha di meglio da fare che sfogliare Facebook. Caro Gesù se mai ti avanzasse tempo, il miracolo di ridare un limite al nostro delirio potresti farlo? Grazie anticipatamente.

Gabriella Grasso