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Dignità vs decoro. Era il Natale del 2017

A Como un bimbo nasceva lontano dal centro urbano, ripulito dai poveri, per la tutela della vivibilità e dello shopping e a Roma un porporato cattivo moriva, portandosi in Paradiso un poco della “sporcizia della chiesa”.
Ogni buon italiano aveva fatto il presepio, detto “non sono razzista, ma” e sorriso alla bravata dei nazi, nemici del turbo capitalismo e del buonismo devastatore dell’identità e dell’onore.
Era Natale 2017 e i probi di stracciavano le vesti per il diritto a soffrire a proprio piacimento a Napoli si giocava a Gomorra e a Nissoria si categorizzava l’immigrazione: degni, non degni, terroristi, terrorizzata, schiavi e merce di scambio.
Andrà meglio a Natale 2018, forse.
AUGURI

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