La foto è quella famosissima che immortala un tipico pastore dell’entroterra siciliano che indica ad un ufficiale americano la strada presa da un convoglio tedesco nell’agosto ’43, quando gli alleati sbarcarono in Sicilia per cacciare i nazisti.
Due comuni ennesi, Troina e Sperlinga, in guerra per uno scatto di Robert Capa.
Finora per la storia, e per l’archivio Capa, la foto, pubblicata nelle pagine 104 e 105 della biografia del più grande fotografo di guerra «Slightly of Focus», edita in italiano da Contrasto col titolo «Leggermente fuori fuoco», era scattata nei pressi di Troina ed è lo stesso fotoreporter a parlare del paese ennese nella sua biografia: «….il reggimento stava proprio iniziando l’assalto per espugnare Troina, un paesotto allungato sulla cima di una collina….».
Dopo aver letto sul nome del presunto contadino troinese ritratto nella foto, Giovanni Maccarone, che sarebbe stato ucciso il giorno stesso in cui venne scattata la foto, la gente di Sperlinga vuole ristabilire la verità storica. Ma c’è di più. A parlare ora è un testimone vivente Santa Coltiletti, 75 anni, che non ha titubanze: «Quel contadino ritratto nella foto di Capa è mio padre Francesco. Qui in paese lo abbiamo sempre saputo. Mio padre morì nel ’50 sette anni dopo quella fotografia. Portava le capre al pascolo e lì vicino incontrò quel soldato che gli chiese le informazioni».
E altri indizi fotografici lasciano pendere il piatto della bilancia verso Sperlinga. In un altro scatto di Capa si vede Coltiletti con Filippo Blasco, un altro contadino di Sperlinga, e nell’estremità inferiore destra la volta di un ponte che sarebbe il Capostrà, lo stesso nome della contrada in cui sarebbe stata scattata la fotografia.
Gino Guglielmo, assessore alla Cultura di Sperlinga, alla fine dell’anno 2002, scrisse all’Anas chiedendo la concessione gratuita ai fini della ristrutturazione del ponte per creare un monumento storico-culturale che ricordi l’incontro tra un generale e due pastori sperlinghesi durante la battaglia in Sicilia.