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Enna. Il Castello più vicino alle stelle

La città di Enna sin dai tempi più antichi si identifica con il “Castello” le cui origini sono tanto remote da perdersi nella leggenda.
Nato come insediamento dei Sicani che vi collocano la dimora delle CTONIE delle biade, identificate poi con le greche Demetra e Core e le romane Cerere e Proserpina, subisce, invece, numerosi attacchi da parte di tutte le popolazioni che nel corso dei millenni invadono la Sicilia, ma per la particolare posizione, resiste, tanto, da far guadagnare alla città l’appellativo di inespugnabile.
Difatti nelle poche occasioni in cui la città subisce l’invasione dei nemici, ciò avviene per tradimento o per fame.
Il castello è situato nella parte più alta della città e occupa un pianoro roccioso a 948 metri di altezza sul livello del mare, difeso per natura da profondi precipizi con pareti a strapiombo che ne rendono impossibile l’accesso per almeno tre lati del suo perimetro.
Nel corso dei secoli il castello è stato più volte rimaneggiato.
Uno dei rifacimenti più importanti è quello operato dagli Arabi che per le doti naturali di roccaforte inespugnabile, lo trasformano in autentica fortezza.
I Normanni, nuovi conquistatori, ne affidarono la custodia a colonie di Lombardi venuti a loro seguito, i quali popolandone i dintorni, connotano toponomasticamente tutta la contrada da allora chiamata Lombardia.

Nell’agosto 1233, l’imperatore Federico II di Svevia è a Enna per provvedere alla sistemazione delle opere di difesa della citta’, alla quale viene assegnato il ruolo di caposaldo fortificato a difesa del fiume Salso e delle vie di penetrazione verso Palermo.
Gli ingegneri svevi trasformano il “castrum” in una vera e propria cittadella militare: costruiscono un ciclopico muraglione di circonvallazione per una lunghezza di circa 500 metri che racchiude una superficie di circa 30.000 metri quadrati.
Un profondo fossato di sbarramento rende totale l’isolamento della fortezza che ha la forma di un vasto ed irregolare poligono ottagonale i cui lati obbediscono sia nella lunghezza che nell’orientamento all’orografia accidentata del monte su cui sorge.
Il muraglione e’ rafforzato a distanze disuguali da 20 torri quadrate. Il pianoro intercluso di 3 ettari di superficie, risulta frazionato in tre grandi atri separati tra loro da alte cortine murarie protette anch’esse, nei vertici di raccordo delle muratura, da torri quadrate simili a quelle della cinta muraria esterna. Tale ripartizione dello spazio interno, garantisce il massimo dell’efficienza difensiva perchè gli atri possono, in caso di necessità, trasformarsi in zone distinte e autonome e ospitare la L’accesso ad ovest della cittadella e’ regolato da un ponte levatoio
Il primo atrio, degli Armati, accesso principale, è difeso da quattro torri; il secondo atrio delle Vettovaglie, è anch’esso protetto da quattro torri, in posizione opposta all’accesso principale; il terzo atrio, di San Martino, più piccolo dei precedenti, protetto da due torri, presenta nel punto più alto un possente ” Mastio” la torre Pisana o delle Aquile, a pianta rettangolare. Dalla sua sommità si vedono l’Etna, Il mar Ionio, le Madonie e il mar d’Africa ed è dominio e controllo della valle del Dittaino che qualunque esercito invasore proveniente da oriente è obbligato a passare per raggiungere le città occidentali. In tale atrio si trova anche la chiesa di San Martino, cappella regia sin dai tempi dei Normanni e la sala del Parlamento, sorta in quanto Federico II nel 1233 assegna a Enna il titolo particolare di “città parlamentare del regnum”. Per gli abitanti di Enna è la realizzazione delle “positio omnino inespugnabilis”, la concretizzazione della mediovale “ricerca dell’assoluto” rappresentata dalla imprendibilità.

Oggi dell’intervento svevo rimangono le cinte murarie esterne, sei torri tra cui quella Pisana tuttora ben conservata coronata da merlature guelfe, resti delle stanza reali, la Sala Parlamentare, la parte basale della cappella di San Martino, i sotterranei, le scuderie, i granai e i pozzi, i tre atri con le rispettive mura di reparazione.
Negli anni quaranta il castello diviene sede del “teatro più vicino alle stelle”, un teatro all’aperto con 5.000 posti, che ospita d’estate, prestigiose stagioni liriche ed esibizioni di ” stelle del bel canto “.
Proprio in questi ultimi mesi, nel primo cortile sede del teatro, sono in corso scavi archeologici per riportare alla luce reperti greci e preistorici.
Tutto il castello e’ momentaneamente in fase di restauro.

Glossario:
Ctonie = Nella mitologia greca divinità che presiedevano alla vegetazione e al lavoro dei campi
Rimaneggiare = Conferire un aspetto diverso mediante sostituzione di alcuni elementi
Toponomasticamente = Relativamente alla toponomastica, cioè allo studio dei nomi e dei luoghi
Ciclopico = Colossale, gigantesco
Circonvallazione = Chiusura con una linea di fortificazione
Orografia = L’aspetto che una regione presenta relativamente alla distribuzione dei rilievi
Intercluso = Che esclude totalmente o parzialmente la possibilità di accesso
Cortina = Tratto di cinta muraria compreso fra due torri o bastioni successivi

 

 

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