sabato , Luglio 27 2024

Covid. Dimmi che ordinanza fai e ti dirò chi sei

 

Covid. Dimmi che ordinanza fai e ti dirò chi sei
di Massimo Greco

I Sindaci sono le figure politiche destinate a stare sempre in trincea e rappresentano i para-fulmine, nel bene e nel male, di tutto ciò che si verifica nei rispettivi territori. E, com’era prevedibile, la pandemia che stiamo vivendo li rende ancora più esposti, perché oltre ad affrontare le quotidiane e tipiche questioni locali (acqua, rifiuti, viabilità, governo del territorio, arredo urbano, servizi sociali ecc…) devono monitorare l’andamento dei contagi, disponendo limitazioni e chiusure per isolare eventuali focolai. Oggi fare il Sindaco è una vera e propria missione e di questo ne hanno tutti consapevolezza a cominciare dal Sindaco di Enna che, peraltro, ha dovuto congelare la sua attività professionale.
Questa premessa non ci esime però di evidenziare la necessità di mantenere accesi i riflettori sulle modalità di esercizio delle funzioni amministrative anche da parte del Sindaco. All’interno delle società democratiche deve infatti riconoscersi ai cittadini e soprattutto a chi fa informazione il ruolo di foro privilegiato per la divulgazione extra-moenia di questioni di pubblico interesse, dovendo convenirsi con la giurisprudenza della Corte dei diritti dell’uomo a tenore della quale i giornali sono (o, sarebbero) i “cani da guardia” della democrazia e delle Istituzioni.
E poiché la gestione della pandemia è un problema che investe tutti i cittadini intesi singolarmente e collettivamente, non possiamo che ritornare sull’ordinanza con la quale il Sindaco ha disposto la chiusura generalizzata delle scuole fino al 13 marzo. Abbiamo già detto che tale ordinanza non risulta conforme al recente DPCM e abbiamo pure scritto che il potere di disporre la chiusura delle scuole è demandato alla Regione e non ai Sindaci. Oggi, a conferma delle nostra tesi, arriva l’ordinanza del Presidente della Regione Musumeci che, in attuazione del nuovo DPCM e in base al report dell’Assessorato regionale alla Salute, dispone la chiusura delle scuole in 11 Comuni della Sicilia in cui si sono superati i 250 casi di positivi al Covid su 100mila abitanti. Fra questi Enna non è compresa. A questo punto, se prima auspicavamo un ripensamento, adesso ci aspettiamo una revoca dell’ordinanza per almeno due incontrovertibili motivi. Il primo perché il potere straordinario (extra-ordinem) del Sindaco è limitato ai casi in cui sia necessaria una risposta urgente a specifiche situazioni che interessino il territorio comunale, situazioni che per l’evolversi dell’epidemia non siano state già apprezzate ed amministrate dall’Autorità governativa ed, eventualmente, dalla Regione (intra-ordinem), e così non è vista l’ordinanza emessa dal Presidente della Regione Musumeci; il secondo perché dai report pubblicati dall’Assessorato regionale alla Salute, il Comune di Enna non risulta avere sforato il citato parametro numerico e quindi una misura così radicale risulta deficitaria sia in termini d’istruttoria che in termini motivazionali.

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