Aidone. “Nel ricordo perduto lo specchio dell’anima”: la recente mostra di pittura dell’artista Filippo Silvestre ha destato grande interesse, tanta emozione e bei ricordi. Nel salone della fondazione Marida Correnti, in via Garibaldi, il vernissage della mostra curata da Valeria Fonti è stato seguito con viva partecipazione a cominciare dalla conferenza su “L’arte nei colori” nei dipinti di Silvestre con l’intervento prezioso della pittrice Rina Menzo. La “prima” maestra dell’artista, che lo ha instradato all’attività pittorica. Una ventina le opere di Silvestre esposte, di cui una metà dedicate ai mestieri degli anni 50 per i quali ha tratto ispirazione dalle foto pubblicate nel libro della Fidapa di qualche anno fa “Aidone…vintage, arti e mestieri anni 50” nell’arte fotografica di Paula De Silva e Margreet Shouren.
Apprezzati gli intramezzi musicali dei maestri Francesco Cultreri e Ivan Florio che hanno aperto alla vera e propria mostra itinerante, nel caratteristico cortile della fondazione, accompagnata da poesie in vernacolo lette da Valeria Fonti e Concetta Laspina. Il connubio tra pittura, musica e poesia è riuscito a parlare a più livelli sensoriali ed emotivi ed è stato vincente. “Una mostra aperta al dialogo – ha detto Fonti- partecipata e coinvolgente che in molti, attraverso i quadri e i versi poetici, ha fatto riaffiorare i ricordi del loro tempo passato”. La passione per la pittura in Filippo Silvestre, aidonese, da tempo residente al Nord, nasce nel periodo dell’adolescenza. Nel tempo si trasforma in qualcosa di più e diventa talento.
L’incontro poi con la pittrice Rina Menzo fa scoprire a Silvestre i segreti del pittore e la sua anima si confronta con i colori. “Lo spettatore, di fronte alle opere dell’artista- conclude Fonti- è avvolto da effusioni di colore, di luce, di ricordi che scaldano come il caldo sole della Sicilia con l’arsa scura terra del suo paese. Nell’arte di Silvestre Aidone rinasce come vivo seme pronto a germogliare”.
Angela Rita Palermo
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