giovedì , Novembre 21 2024

Meditazione al Vangelo del 1 settembre 2024

Dove è il mio cuore? La meditazione della Parola della 22^ Domenica del tempo ordinario potrebbe iniziare con questa domanda. Gesù ci invita ad essere sinceri nella Fede. Si potrebbe citare il motto “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare” a quei farisei e scribi che basavano sulla esteriorità l’assolvimento dei doveri religiosi, mentre il loro cuore non rispecchiava il loro fare. Il loro era un cuore “ipocrita” che non seguiva tutte le regole e precetti che accollavano con severità al popolo. La costatazione di Gesù è amara tanto da dire: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il cuore è lontano da me”. Seguire le cose esteriori senza essere accompagnati dal cuore, non è l’ideale condizione che ci fa santi. Possiamo essere “bravi” per la gente se partecipiamo alle processioni, ai precetti e a tutte le devozioni, ma se il nostro cuore non è SINCERO allora tutto è vano! Difatti in realtà, in questa condizione, non siamo “bravi cristiani”. Quante volte ci crediamo dei bravi praticanti, ma poi con un po’ di discernimento ci accorgiamo che il nostro cuore è lontano da quello che facciamo? Gesù ci invita, invece, ad essere bravi cristiani mettendo fuori tutte le cose migliori che abbiamo nel cuore. Gesù ci insegna che gli atteggiamenti esteriori devono essere l’effetto concreto di quanto abbiamo deciso interiormente. Egli ci invita a porre al centro della nostra religiosità il nostro cuore. Un cuore che AMA, un cuore sempre disponibile, un cuore pronto al rinnovamento, un cuore contrito e che spera nel perdono, un cuore che sa fare spazio allo Spirito e alla Parola, un cuore dal quale fiorisce ogni azione nella Grazia, un cuore docile alla voce del Pastore, un cuore che sa camminare anche nelle intemperie della vita, un cuore che sa condividere ogni passo, un cuore che sa perdonare, un cuore che è FEDELE e SINCERO. Come vivere questo Vangelo? Tutti, dobbiamo ammettere, che sono molte le volte che non riusciamo a tenere sotto controllo tutte le cose o le condizioni che vanno ad affaticare spiritualmente il nostro cuore: affanni della vita, stress, frenesia della vita quotidiana, attaccamento al peccato, alla ricerca dei piaceri, mettersi in mostra, egocentrismo, egoismo, ecc. Per fronteggiare tutto quello che impedisce “il giusto battito” dobbiamo “fermarci” un attimo e riprendere i sentimenti più belli nel nostro cuore con momenti di meditazione e preghiera. Imparare a discernere, controllare e correggere (direi annientare) tutto quello che di brutto potrebbe uscire da noi e mettere in sintonia il desiderio del cuore con le nostre azioni, lasciandoci guidare dallo Spirito Santo, sotto la Grazia di Gesù (a sua Lode) e per l’Amore e Gloria verso il nostro Padre Celeste.

Rosario Colianni

del M.M. Giovani Insieme e della Rete Mondiale di Preghiera del Papa (ex Apostolato della Preghiera)

Check Also

Meditazione al Vangelo del 3 Novembre 2024

Qual è il primo di tutti i comandamenti? Gesù ci risponde: “Amerai il Signore tuo …