Gesù con questo brano evangelico ci invita all’apertura e nel lavorare, nella vigna, con limpidezza.
Il discorso di Gesù, che fa al suo amato Giovanni (Apostolo), è un chiaro invito all’apertura, cioè a non impedire un’opera di bene anche se è compiuta da persone che non fanno parte del “gruppo”. Difatti ostacolare coloro che fanno del bene, ma non sono facenti parte di uno specifico gruppo, equivale a un comportamento di chiusura diremo “settario”; come se la prerogativa nel lavorare per il Regno di Dio fosse cosa esclusiva solo per un gruppo di persone. Invece tutti siamo chiamati a lavorare e a concorrere per la realizzazione del progetto di Dio. Gesù ce lo dice apertamente: “Chi non è contro di noi è per noi”. L’unità dei numerosi gruppi cristiani e la realizzazione del desiderio ecumenico, anche con altre religioni monoteiste, deve essere una parte identificativa nel “Passaporto” del Buon Cristiano: “Questo vi comando: Amatevi gli uni gli altri” (Gv 15, 17). Solo nell’ AMORE si può realizzare nella nostra vita e nelle comunità il progetto del Padre Celeste. Ricordo con piacere un episodio di vita, di una decina d’anni fa, quando mi trovai al capezzale di un malato assistito dalla sua badante, di credo islamico, e della figlia, cristiana non cattolica. Il malato ci chiese una preghiera e fu, per noi tre, naturale pregare il nostro Padre del Cielo che nella sua UNICITA’ ci convergeva. Un cristiano, un protestante e un islamico uniti per la mano che recitavano il Padre Nostro in italiano e in lingua araba. Di questa esperienza il mio cuore ne era felice e anche l’ammalato che con gli occhi chiusi muoveva le labbra unendosi alla nostra preghiera.
Buona Domenica nell’unità con il Cuore di Dio.
Rosario Colianni
del M.M. Giovani Insieme e della Rete Mondiale di Preghiera del Papa (ex Apostolato della Preghiera)
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