Taormina e Malta, insieme grazie all’opera. Il nuovo attesissimo allestimento della “Tosca” di Giacomo Puccini che andrà in scena il prossimo 9 agosto, con repliche l’11 e il 13, arriva infatti da Malta, dove lo scorso 12 aprile è andato in scena per la prima volta con la regia e le scene di Enrico Castiglione. La città di Taormina si collega dunque con Malta e le sue istituzioni più prestigiose, grazie al settimo allestimento del capolavoro pucciniano che Enrico Castiglione si appresta a debuttare sabato.
Per l’occasione, come da tradizione ormai a Taormina, Enrico Castiglione ha chiamato alcuni tra i migliori cantanti del mondo: Elena Rossi come Tosca, Giancarlo Monsalve come Cavaradossi, Francesco Landolfi come Scarpia, quest’ultimo reduce dal grande successo del suo Amonasro al Teatro Greco di Siracusa per “Aida”, messa in scena lo scorso mese di luglio.
La collaborazione con Malta si è concretizzata grazie al Festival Gaulitanus diretto da Colin Attard, sotto gli auspici del Governo di Malta e del Ministero della Cultura, che il prossimo anno ha invitato nuovamente Enrico Castiglione per un nuovo titolo operistico. Ma la collaborazione tra Malta e Taormina assume un rilievo ancora più internazionale grazie proprio al maestro Castiglione e al suo prestigio, in quanto nella collaborazione è entrata anche la Turchia, che per questa “Tosca” ha messo a disposizione l’Orchestra Nazionale della Turchia, che proprio a Taormina la prossima settimana sarà diretta da Cem Mansur, uno dei principali direttori d’orchestra turchi.
Una collaborazione che da Malta arriva a Taormina per poi spostarsi il 20 Settembre 2014 nel meraviglioso Teatro Romano di Aspendos, dove questo settimo allestimento della “Tosca” di Puccini firmato di Enrico Castiglione andrà in scena in un teatro di 5000 posti come produzione di riferimento del tradizionale Festival dell’Opera di Aspendos.
E a dirigere non solo a Taormina, ma anche ad Aspendos, sarà Cem Mansur, che incontriamo non appena arrivato in Sicilia.
Maestro Mansur, dunque una collaborazione internazionale per la “Tosca”: è la Turchia che si apre all’Europa?
“Sono veramente eccitato per questa collaborazione, tutta ‘europea’, che da Malta arriva a Taormina e ci porterà ad Aspendos, nel mio paese, in Turchia, dove il Teatro Romano è già esaurito da mesi. Siamo orgogliosi di avere un regista come il maestro Castiglione, la cui
“Tosca” a Malta ha avuto un grandissimo successo e che ora attende il debutto a Taormina prima di spostarci tutti in Turchia. Ho visto la sua regia per la prima volta in televisione e devo dire che sono rimasto impressionato dalla forza della sua impostazione così realistica e passionale. “Tosca” è l’opera della passione per antonomasia e quando i registi cercano di destrutturarla si rovina sempre l’impianto voluto e creato da Puccini. Castiglione è un grande regista di teatro musicale e il fatto che le scenografie siano disegnate da lui stesso è un vantaggio importantissimo: pensi che per Aspendos, dove abbiamo un Teatro Romano quasi intatto molto particolare, con la cavea quasi sospesa sul palcoscenico, ha inventato una scenografia di colonne, capitelli e basamenti romani stupenda, che ben si amalgamo con il Teatro stesso. Tutto questo per la gioia degli archeologici, senza minimamente svilire le necessità della trama e della vicenda. E poi la carica che riesce ad infondere ad ognuno sul palcoscenico e le capacità che riesce a far emergere da ogni cantante sono veramente coinvolgenti”.
Ma come sarà la sua “Tosca”?
“Mi trovo molto d’accordo con l’impostazione registica e scenografica che Castiglione ha pensato per Malta, Taormina ed Aspendos e la mia “Tosca” sarà molto sanguigna e passionale, perché la musica di Puccini esprime innanzitutto sentimenti forti. “Tosca” è un’opera dai sentimenti laceranti, potremmo dire che è l’opera per eccellenza: la passione più viscerale del primo atto, l’arroganza del potere politico del secondo ma anche quello religioso espresso nel meraviglioso ‘Te Deum’ del finale atto primo, la conquista bieca e l’abbandono più sentimentale. In “Tosca” troviamo tutto, all’ennesima potenza. E non posso nascondere che sia una partitura molto complessa, ricchissima e travolgente.
L’orchestra che eseguirà “Tosca” al Teatro Antico proviene dalla Turchia ed è un’eccellente orchestra, che già lo scorso anno Enrico Castiglione ha invitato e fatto esibire a Taormina insieme al violinista Shlomo Mintz per la quinta edizione del Festival Belliniano. Ed è ‘europea’ a tutti gli effetti, perché in organico troviamo tedeschi, inglesi, maltesi, spagnoli, e tantissimi turchi ovviamente. E’ quanto di meglio possiamo offrire oggi in Turchia e il nostro governo la sostiene permettendoci di portarla qui a Taormina. Abbiamo provato “Tosca” da un mese e l’orchestra arriva a Taormina prontissima. Sentirete che suono vellutato e che potenza negli ottoni e nei fiati!”
Lei ha studiato con Leonard Bernstein, un genio della musica del Novecento: che ricordo ne ha?
“Enrico Castiglione mi ha invitato per questo! Sì, ho studiato con Bernstein, uno dei più grandi musicisti in assoluto di tutti i tempi. Compositore straordinario, grande interprete e direttore d’orchestra, la musica in persona! Da lui ho imparato ad amare la musica come
linguaggio universale, il primo e il più completo, e attraverso la musica cerco sempre di comunicare prima ancora che di dirigere. Molti paragonano il mio gesto a quello di Lenny Bernstein, che però era dotato di un gesto unico ed irripetibile. Come dire che un soprano ha la voce simile a quella della Callas. In realtà, come mi ha insegnato Bernstein, si dirige per comunicare uno stato d’animo e non per compiacersi del proprio gesto e della propria eventuale bravura. Spero dunque a Taormina di emozionare gli spettatori ancor prima di tenere il tempo per l’orchestra”.
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