domenica , Dicembre 22 2024

Proclamati i film vincitori del “SoleLuna Festival”

sole luna logoPalermo. Si è concentrata sul Medio Oriente l’attenzione della giuria e del Festival Sole Luna, tanto da riservare i premi più ambiti a opere che alzano il velo sulla realtà dei Paesi provenienti da quest’area geografica e culturale e che proprio in questi giorni sono al centro della cronaca internazionale: Egitto, su tutti, e Iran. Si è chiusa così, domenica, alla Galleria d’Arte Moderna di Palermo la decima edizione di Sole Luna Doc Film Festival, alla presenza del sindaco Leoluca Orlando, della presidente di Sole Luna Lucia Gotti Venturato, dei direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura, del direttore scientifico del Festival, Gabriella D’Agostino, e della giuria internazionale presieduta da Gianni Massironi e composta da Matthias Brunner, Eibe Maleen Krebs, Giovanni Massa, Lupe Pérez García. Al franco-iraniano “Those who said no” di Nima Sarvestani, infatti, è andato il premio della giuria internazionale come miglior documentario.

Batte bandiera iraniana anche il film che ha conquistato il premio dell’associazione “Sole Luna – Un ponte tra le culture”, consistente in una scultura creata dall’artista Tobia Scarpa: “I comme Iran” della regista persiana Sanaz Azari, giunta per l’occasione a Palermo, è il racconto delicato e intenso di una donna, l’autrice, e del suo tentativo di imparare la sua lingua madre, il farsi, usando un libro di testo risalente alla rivoluzione islamica e con l’aiuto di un insegnante. Il suo è un viaggio emozionante verso la storia e la cultura dell’Iran e un’occasione per interrogarsi sul senso della rivoluzione.

Al tedesco “The free voice of Egypt” di Konstanze Burkard, è stato invece assegnato il premio per la migliore regia, con la seguente motivazione: “il film non è solo un importante ritratto della scrittrice e femminista Nawal El Saadawi, ma anche un film che incoraggia gli uomini a lottare per i loro diritti e lottare per un mondo migliore. La regia di Konstanze Burkard è così semplice come le convinzioni di Nawal El Saadawi, e quindi perfetto!”.

film I come IranIl pubblico di Sole Luna Doc Film Festival 2015, invece, tramite il voto espresso ogni sera alla fine delle proiezioni, ha scelto “The Silent Chaos” di Antonio Spanò, un’indagine toccante e appassionata di una comunità di sordi nella repubblica congolese, che pur non avendo voce né speranza, non cessa di combattere per la propria dignità.

Il documentario premiato per la migliore fotografia è lo svizzero “Ma na sapna – A mother’s dream” di Valerie Gudenus.

Hanno conquistato la menzione, a pari merito, per il migliore editing lo spagnolo “El gran vuelo” di Carolina Astudillo e il francese “Cantonese rice” di Mia Ma, dove cultura d’oltralpe e cinese si incontrano e scontrano.

Scelto all’unanimità dalla giuria come film più innovativo è “Léone, mère & fils” di Lucile Chaufour, tenera storia di una donna che in mezzo a un mondo di uomini è amata solo dal suo bambino.

Completano la rosa di premi, quello della giuria speciale composta dagli studenti del liceo linguistico “Ninni Cassarà” di Palermo coordinati da Fabio D’Agati, Deborah Halliday e Salvo Ingroia al giapponese “A lulluby Under The Nuclear Sky” di Kana Tomoko, storia di una maternità sullo sfondo del disastro della centrale nucleare Fukushima.

Nell’edizione di quest’anno, inoltre, Sole Luna ha anche aperto il video contest “Smartdoc – sharing food”, dedicato ai ragazzi sotto ai vent’anni, chiamati a realizzare brevi video con lo smartphone della durata massima di 30 secondi sulla tematica della condivisione del cibo. Un’iniziativa, patrocinata da Vodafone Italia.

La decima edizione di “Sole Luna Doc Film Festival” è stata organizzata dall’associazione Sole Luna – Un ponte tra le culture col sostegno di Regione Sicilia, Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo (attraverso l’Accordo di Programma Quadro per lo sviluppo dell’audiovisivo in Sicilia, progetto Sensi Contemporanei, tra la Direzione Cinema del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, l’Agenzia per la Coesione Territoriale e la Film Commission Siciliana), sotto l’egida delle Nazioni Unite, col patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, di AGcom, del Comune di Palermo e delle Università degli Studi di Palermo, di Padova, Ca’ Foscari e IUAV di Venezia.

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