Trova la parola
di Gabriella Grasso
Applausi scroscianti per il poromo toscano che dice, dice e dice perché vuol farsi duce, duce e duce.
“Compro una parola: Coerenza”
“No, coerenza no, non si usa più da un ventennio almeno”
“Allora fiducia”
“Ehmmm, che tipo? Disponiamo solo di quella parlamentare che però i parlamentari li sfiducia. Va bene uguale?”
“Femminicidio! La parola è femminicidio”
“Per carità che tutte le volte mi parte il pistolotto dell’analisi linguistico semantica con declinazioni etico paranoidali e poi i femminicidi non esistono più, da quando Kiko Arguello il leader di Cammino Neocatecumenale, al Family Day di Roma dello scorso 20 giugno ha detto che: “Le donne vengono uccise solo perché non amano abbastanza i loro mariti. I sociologi non capiscono, sono atei”
“Ufff…Gender! Ho capito la parola è Gender!”
“AHHHHHHHHHHH! E’ forse uscito pazzo?! Gender è sinonimo di attentato sovversivo all’educazione dei nostri figli. Lo sa lei che una delle direttive del gender, da applicare nelle scuole, è che l’insegnante si masturbi davanti ai bambini e li solleciti a fare altrettanto? Non lo sapeva!? Si informi e già che c’è si informi pure sull’indice dei libri proibiti. Dice che non esiste più l’indice dei libri proibiti? Sbagliato! Non esiste più ufficialmente. Esistono invece autori fortemente sconsigliati: una specie di bibliografia nera, a cura dell’ Opus Dei (quella del Codice Da Vinci per capirci). Tra le opere considerate da evitare Simone de Beauvoir, André Gide, Jean-Paul Sartre, Alberto Moravia, Aldo Capitini e tutta una serie di scritti inadatti alle anime belle come Kundera, Asimov, Stephen King, Jack Kerouac, Bukowski, Camus e Philip K. Dick.
Se qualcuno dell’Opus Dei si trovasse a leggere queste sciocchezze domenicali, sappia che la lista va aggiornata con “E con Tango siamo in tre” di Peter Parnell e Justin Richardson e “Piccolo Uovo” di Francesca Pardi e Altan. Sono stati definiti “libri gender” dal nuovo sindaco di Venezia perciò si adattino i signori che a Venezia sono già oltre….
“Malafede?”
“Dipende dalla fede”
“Scuola? Educazione? Figli?”
“Di queste cose in Italia buoni a parlarne sono solo esponenti della Chiesa Cattolica che per scelta di vita non hanno né moglie né marito né prole o se li hanno sono stati autorizzati a farlo nel modo e nella giusta prassi: codificata e preventivamente normata, e a proposito papa Francesco ha detto che è meglio non fare figli come conigli, quindi moderazione”.
“Esuli? Profughi? Migranti? Clandestini? Fuggiaschi?”
“Uomo”.
La parola è semplicemente uomo, ma il grido dell’uomo pur salendo a Dio non arriva alle orecchie del suo simile, troppo doloroso sarebbe sentirsi rodere dentro la mala coscienza.