La luna è rossa sul fosco orizzonte;
nella danza della bruma, la prateria
sfuma addormentata; gracida la rana
nei verdi giunchi percorsi da un brivido;
i fiori chiudono sull’acqua le corolle;
profilano i pioppi in lontananza,
dritti e serrati, i loro vaghi spettri;
verso i cespugli vagano le lucciole;
s’alzano i gufi e silenziosi
remano l’aria nera con pesanti ali;
lo zenith si gonfia di sordi bagliori.
Bianca, Venere emerge, ed è la notte.
Paul Verlain
rubrica a cura di Dina La Greca
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