giovedì , Novembre 21 2024

La cucina del giorno dopo: Buono come il pane!

Sono stata un po’ franca di appuntamento, abbandonando il campo per qualche settimana, ora, rimesso ordine nelle idee, mi accingo ad onorare l’impegno. Oggi parlo di pane. Appartengo alla generazione educata ad onorare il pane, cresciuta in tempi in cui era assolutamente proibito buttarne via anche solo un pezzo; tempi in cui se proprio bisognava disfarsene, trasformandolo in cibo per i polli o i cani, prima si baciava, in segno di rispetto. Il pane era il fulcro dell’alimentazione, non si poteva restare senza pane in casa, sarebbe stato lo stesso che non avere l’acqua. Attorno al pane sono nati centinaia di proverbi e modi di dire, il suo ruolo è stato così radicato nella nostra cultura da farci pensare che non potesse esistere un modo di alimentarsi senza pane. Era alla base della prima colazione, che in molti casi era anche pranzo, pane e latte o accompagnato all’insalata o al companatico di eccellenza: un pezzo di formaggio o di cipolla o il profumo di un’acciuga; era u muzzicuni che accompagnava il pranzo o la cena a base di pasta, era il pane cotto che integrava l’alimentazione dei più piccoli… oggi è più il pane che si butta che quello che si consuma ed è un vero peccato perché il pane si può recuperare integralmente regalandogli tante altre vite.
Vediamo come:

  • 1) Il modo più ovvio è quello di lasciarlo essiccare e macinarlo per farne mollica. 2) Il pane raffermo, privato della crosta, tritato nel frullatore o grattugiato, si può tostarlo in padella, condendolo con olio e sale, e utilizzarlo come condimento della pasta con i finocchietti o di altre paste, il formaggio dei poveri! Se ben tostato si conserva per mesi nel freezer ma a lungo anche in frigo. 3) Ma se lo si frulla direttamente con qualche cucchiaio di olio EVO, prezzemolo, aglio o altro aroma, lo possiamo tenere in freezer pronto per gratinare pesce e verdure, per fare gustosi involtini o per impanare carne, pesce o verdura da cuocere sulla piastra, senza olio aggiunto. Quanto più gustosi riusciranno i vostri piatti rispetto all’uso della triste e secchissima mollica confezionata!
  • PANE FRITTO CON L’UOVO. Un classico della cucina siciliana, ogni comunità ha il suo modo particolare di prepararlo, ma è sempre gradito a grandi e piccoli. Io lo faccio così: con un pennello bagno appena le fette di pane con acqua o latte, nel frattempo batto le uova con sale, pepe e, a piacere, della cipollina tagliata sottile, vi immergo le fette di pane che friggo in olio caldo. Sono buone sia calde che fredde.
  • PANE GLASSATO PER LA PRIMA COLAZIONE: inumidire le fette di pane raffermo con acqua o latte, poggiarlo su una teglia, rivestita di carta forno, cospargerlo abbondantemente con zucchero semolato aromatizzato con la cannella, e infornare a 200 gradi per una decina di minuti. Sfornare appena si è formata la crosticina croccante.
  • PANE PIZZA: inumidire spennellandole con acqua le fette di pane raffermo, coprirle singolarmente con salsa di pomodoro insaporita con origano e filetti di acciuga e con la mozzarella, infornare a 180° per max 10 minuti.
  • TIMBALLO: tagliare il pane raffermo a fette sottili, bagnarle con del brodo vegetale. Disporre le fette a strati in una piccola teglia, condendo ogni stato con salsa di pomodoro, mozzarella o tuma, o altro formaggio filante, e, a piacere, melanzane fritte, o funghi trifolati, o cuori di carciofi, o asparagi lessati o saltati con poco olio. Completare con un ultimo strato di pane, bagnare ancora con qualche cucchiaiata di brodo e coprire con un battuto di uova e parmigiano. Infornare a 200° .
  • BRUSCHETTE, CROSTINI: non si può non accennare alla bruschetta che ha ormai assurto un ruolo importante anche nella ristorazione, la mia preferita: bruscare la fetta sottile di pane raffermo sulla piastra o in forno, ancora caldissimo strisciarvi sopra l’aglio e condire con olio e sale, il top soprattutto se consumato in compagnia! E che dire di un buon minestrone, una zuppa di legumi o di pesce accompagnata dai deliziosi e croccanti crostini? Si ottengono tagliando a cubetti le fetta di pane e tostandoli in forno, il massimo è friggerli in poco olio conditi con un pizzico di sale, andranno a ruba con il rischio che non arrivano neppure in tavola!
  • Tanti e tanti altri sono i modi di onorare il pane, ogni territorio ha i suoi e oggi sulla rete si trovano centinaia e centinaia di ricette per non sprecarlo, dalla torta di pane alla ribollita toscana. Quindi prima di buttare via un pezzo di pane pensiamoci e magari, se proprio in questo momento non abbiamo voglia di sperimentare, possiamo semplicemente affettarlo e conservarlo in freezer pronto per essere tirato fuori a nuova vita!

Franca Ciantia

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