Anche la campana suona, suona – ma non va mai in chiesa
L’Immacolata Concezione è un dogma cattolico proclamato dal Beato Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti, 1846-1878), l’8 dicembre 1854, con la Bolla “Ineffabilis Deus” che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento: «(…) affermiamo e definiamo rivelata da Dio la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria fu preservata, per particolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento, e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certo ed immutabile per tutti i fedeli». Ma la storia della devozione per Maria Immacolata è molto più antica. Precede di secoli, anzi di millenni, la proclamazione del dogma che, come sempre, non ha introdotto una novità, ma ha semplicemente coronato una lunghissima tradizione. Già i Padri della Chiesa d’Oriente, nell’esaltare la Madre di Dio, avevano avuto espressioni che la ponevano al di sopra del peccato originale. L’avevano chiamata: “Intemerata, incolpata (nel senso di “senza colpa”), bellezza dell’innocenza, più pura degli Angeli, giglio purissimo, nube più splendida del sole, immacolata”. In Occidente, però, la teoria dell’immacolatezza trovò una forte resistenza, non per avversione alla Madonna, che restava la più sublime delle creature, ma per mantenere salda la dottrina della Redenzione, operata soltanto in virtù del sacrificio di Gesù. Se Maria fosse stata immacolata, se cioè fosse stata concepita da Dio al di fuori della legge del peccato originale, comune a tutti i figli di Eva, Ella non avrebbe avuto bisogno della Redenzione, e questa dunque non si poteva più dire universale. L’eccezione, in questo caso, non confermava la regola, ma la distruggeva. Il francescano Giovanni Duns, detto Scoto perché nativo della Scozia, e chiamato il “Dottor Sottile”, riuscì a superare questo scoglio dottrinale con una sottile ma convincente distinzione. Anche la Madonna era stata redenta da Gesù, ma con una Redenzione preventiva, prima e fuori del tempo. Ella fu preservata dal peccato originale in previsione dei meriti del suo figlio divino. Ciò conveniva, era possibile, e dunque fu fatto. Giovanni Duns Scoto morì sui primi del ‘300. Dopo di lui, la dottrina dell’Immacolata fece grandi progressi, e la sua devozione si diffuse sempre di più. Dal 1476, la festa della Immacolata Concezione di Maria venne introdotta nel Calendario romano. Nel 1830, la Vergine apparve (Rue du Bac a Parigi) a Santa Caterina Labouré chiedendo di far coniare una medaglia chiamata, in seguito, “medaglia miracolosa” con l’immagine dell’Immacolata incorniciata dalla scritta «O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi » (Originale: «Ô Marie conçue sans peché priez pour nous qui avons recours à Vous»). Questa medaglia suscitò un’intensa devozione; molti Vescovi chiesero a Roma la definizione di quel dogma che ormai era nel cuore di quasi tutti i cristiani. Così, l’8 dicembre 1854, il Beato Pio IX proclamava Maria esente dal peccato originale, tutta pura, cioè Immacolata: fu un atto di grande fede e di estremo coraggio che suscitò gioia tra i fedeli della Madonna ma indignazione tra i nemici del Cristianesimo in quanto il dogma dell’Immacolata era una diretta smentita dei naturalisti e dei materialisti. Quattro anni dopo, le apparizioni di Lourdes apparvero una prodigiosa conferma del dogma che aveva proclamato la Vergine “tutta bella”, “piena di grazia” e priva di ogni macchia del peccato originale. Una conferma che sembrò un ringraziamento, per l’abbondanza di grazie che dal cuore dell’Immacolata piovvero sull’umanità.
E dalla devozione per l’Immacolata ottenne immediata diffusione, in Italia, il nome femminile di Concetta, in Spagna quello di Concepción: un nome che ripete l’attributo più alto di Maria, “sine labe originali concepta”, cioè concepita senza macchia di peccato e, perciò, Immacolata.
**************************************************************
Alojzy Liguda nasce nel piccolo villaggio di Winow – Oppeln (Polonia) il 23 gennaio 1898, ultimo di sette figli. La famiglia è molto attiva anche nella comunità parrocchiale e offrono un esempio di famiglia credente e impegnata per gli altri. Il bambino Alojzy si rivela subito molto capace intellettualmente ma anche molto attento all’aspetto religioso, specialmente a quello missionario. Entra a 15 anni nel piccolo seminario, ma i suoi studi vennero interrotti dall’obbligo di partecipare come artigliere alla prima guerra mondiale. La guerra rafforzò la sua vocazione sacerdotale e missionaria e subito dopo continua il suo cammino vocazionale : entrato nei missionari della “Società del Verbo Divino” (Verbiti), desiderava andare in Cina o in Nuova Guinea. Dopo gli studi teologici svolti a San Gabriel – Vienna, fu ordinato sacerdote il 25 maggio 1927. Fu subito impegnato negli studi e poi nell’insegnamento, come professore ma anche come catechista ed evangelizzatore in molti luoghi della sua terra. Nel 1939 fu nominato Rettore a Gorna Grupa, ma scoppiata la guerra la casa missionaria fu trasformata presto in un lager per sacerdoti e seminaristi. P. Liguda era un sostegno per tutti e sapeva tener testa anche ai soldati della SS. Persecuzioni e uccisioni erano all’ordine del giorno e P. Liguda, ponendosi come difensore di tutti gli internati, fu molte volte battuto e umiliato. Finché giunge anche per lui l’ora di essere internato a Dacau, nonostante le richieste di liberazione, sempre rifiutata dalla gestapo. La prigione era superaffollata e presto scoppiò all’interno anche una epidemia. P. Liguda era considerato come un leader e pertanto sempre ritenuto colpevole di tutto. Si è pure sostituito volontariamente una volta, pure essendo innocente, alle torture al posto di un compagno di prigionia. “Nessuno mi può togliere il privilegio di essere figlio di Dio”, scrisse in quella orribile situazione. Ammalato di tubercolosi, si impegnò fino all’ultimo per i compagni, soffrendo personalmente fame e battiture per difenderli ed ottenere una maggiore umanità anche nel lager.
Uomo di straordinaria forza di fede, pieno di speranza nella resurrezione e capace di eroiche azioni di carità verso il prossimo. Morì sfinito e debilitato per una polmonite e tubercolosi l’8 dicembre 1942. Il Servo di Dio Giovanni Paolo II (Karol Józef Wojtyła, 1978-2005) ha beatificato Alojzy Liguda il 13 giugno 1999 a Varsavia, durante il suo settimo viaggio apostolico in Polonia.
Significato del nome Luigi: “combattente valoroso” (franco-tedesco).
—
Padre nostro, fa’ che amiamo questo nostro tempo e vi leggiamo sempre i segni del Tuo Amore.
^^^
1831, Joseph Henry inventa il motore elettrico. Faraday (v.) non fu, in realtà il primo ad avere scoperto l’induzione elettromagnetica. L’insegnante americano Joseph Henry (1797-1878) era arrivato alle stesse conclusioni un anno prima, ma in maniera più approssimativa
compleanni
1943 Jim Morrison
1946 John Rubinstein
1953 Kim Basinger
1966 Sinead “Connor
proverbio
Non c’è dolor maggiore che separarsi da una persona amata
accadde oggi
1854 il dogma dell’Immacolata Concezione viene proclamato da Papa Pio IX
1980 John Lennon, ex componente dei Beatles, viene assassinato davanti a casa sua, a New York
1992 il principe Carlo d’Inghilterra e Lady Diana Spencer annunciano la separazione
frase celebre
“In amore più si parla meno si dice”
Princess Karadja
consiglio
Come lavare i peluche
I peluche dei bambini, quando sono molto sporchi possono essere lavati in lavatrice, ma a lungo andare si rovinano. Provate allora a strofinarli con mezza patata cruda, lasciate asciugare per qualche ora, poi spazzolate. Saranno come nuovi.
cosa vuol dire
Segnato da Dio
Con qualche difetto fisico, qualche deformazione
Locuzione che trova la sua origine nella Bibbia. Caino, dopo aver ucciso suo fratello Abele, venne cacciato da Dio e costretto a fuggire, ma perseguitato da tutti. Venne poi segnato da Dio per non essere ucciso, ma il marchio era quello della sua maledizione
consiglio per terrazzo orto e giardino
Zappare e pacciamare i sottochioma
Col tempo asciutto si producono nel terreno gelato delle fessurazioni, anche profonde, che vanno richiuse con una leggera zappatura, proteggendo infine il sottochioma con uno strato pacciamante; ciò per impedire che l’acqua, in caso di pioggia, giunga rapidamente a contatto diretto con le radici e qui congeli arrecando danno molto grave.